Prestigiosi riconoscimenti per due giovani sommelier italiani
Importanti riconoscimenti per i giovani sommelier italiani Cristian Maitan, insignito del titolo di “Miglior Sommelier d’Italia” e Simone Ratti, nominato “Sommelier of the Year 2024” dell’Australia Occidentale per “The West Australian Good Food Guide”
È Cristian Maitan, sommelier trevigiano di 28 anni, il Miglior Sommelier d’Italia. La finale del concorso dell’Associazione Italiana Sommelier si è tenuta a Genova domenica 26 novembre 2023, a bordo di MSC World Europa, a conclusione della 55ª Convention Nazionale di Ais, l’appuntamento biennale dedicato alla valorizzazione della cultura del vino quest’anno, per la prima volta, aperto al pubblico.
Maitan è stato premiato da Sandro Camilli, presidente di Ais, da Sabrina Schench, responsabile dell’Istituto Trento Doc e dal Miglior Sommelier d’Italia Ais 2022, Alessandro Nigro Imperiale. Il giovane sommelier di Ais Veneto lavora nel ristorante di famiglia, il Nuovo Ranch di Ponte di Piave (TV), e nel 2018 ha vinto il titolo di Miglior Sommelier Ais Veneto.
«Il concorso che decreta il Miglior Sommelier d’Italia è uno degli appuntamenti principali della nostra associazione – afferma il presidente di Ais Sandro Camilli – che arriva a conclusione di una Convention più che mai ricca e partecipata. La finale di oggi è la conclusione di un percorso lungo e articolato, composto da ben tre preselezioni. I sommelier arrivati a questo punto sono veri e propri ambasciatori in giro per l’Italia e per il mondo di questo straordinario prodotto che è il vino. I candidati devono dimostrare le proprie conoscenze in viticoltura, enologia, degustazione, analisi organolettica e decantazione di vini, oltre a prove di comunicazione. I ragazzi e le ragazze che si iscrivono ai nostri corsi vedono una vera prospettiva occupazionale: con il titolo di sommelier non si riceve soltanto un diploma, ma si impara un mestiere a tutto tondo».
(Il. I.)
Dall’Australia per promuovere il vino italiano
Altro importante riconoscimento all’estero per l’enologia italiana: Simone Ratti, trentenne di Lerici, in Liguria, è stato nominato “Sommelier of the Year – 2024” dell’Australia Occidentale – che, geograficamente, è estesa come mezza Europa – per “The West Australian Good Food Guide”.
Simone Ratti, diplomato con tre livelli WSET (Wine & Spirit Education Trust, la prestigiosa scuola di formazione mondiale su vino e liquori), lavora in Australia da qualche anno e attualmente vive a Perth, dove è manager per il vino di uno dei dei più famosi e premiati ristoranti dell’Australia Occidentale, “Lulù la Delizia”, di proprietà dello Chef di origine friulana Joel Valvassori.
Un lavoro continuo di aggiornamento e di ricerca, principalmente con vini italiani, che ben si sposano con la cucina veneto-friulana del locale, e australiani, ormai di buon livello. Nella sua carta, naturalmente, i grandi vini piemontesi, toscani, veneti, ma con importante promozione e valorizzazione di vitigni autoctoni friuliani e, data la sua provenienza, di vini liguri come “Colli di Luni” e “Cinque Terre”. Senza dimenticare i vitigni meridionali che stanno acquisendo notorietà e apprezzamento anche in Australia.
Foto di copertina by Depositphotos
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