Investimenti futuri e potenziali criticità

Investimenti futuri e potenziali criticità

Siamo all’ultima puntata della sintesi ripresa da Alessandro Lorenzo, autore della tesi “L’impatto della digitaltransformation sulle imprese ricettive”. Questa corposa ricerca mira a meglio comprendere e analizzare quello è lo stato dell’arte e l’impatto del fenomeno della trasformazione digitale sulle imprese ricettive italiane. I dati della ricerca sociologica, prima nel suo genere, sono stati presentati negli ultimi tre numeri di questa rivista.

In questo articolo verranno presentati gli investimenti futuri e alcune criticità degne di nota riguardo ai risultati della ricerca.

Investimenti futuri

Solo il 24,2% delle aziende ha in programma di investire in tecnologie per la gestione dei consumi energetici, invece c’è un forte orientamento verso l’ottimizzazione delle tariffe e una massimizzazione dei ricavi attraverso strumenti come il Booking Engine (18,3%) e il Revenue Management System (22,4%). Si prevede un significativo impatto sull’esperienza del cliente, sebbene oggi le tecnologie legate all’intrattenimento siano ancora poco diffuse. (Vedi Tab. 1)

In termini di benefici attesi, le imprese ricettive puntano soprattutto all’ottimizzazione delle risorse e all’aumento dei ricavi (rispettivamente 54,2% e 45,6%), mentre solo il 29,7% riconosce un vantaggio economico legato al risparmio energetico.

La visibilità online è ritenuta fondamentale dal 55% delle aziende, anche se l’elemento della preferenza rispetto ai competitor resta relativamente basso (35,3%).

Dal confronto tra le strutture alberghiere e quelle extralberghiere emerge una differenza significativa nelle aspettative di ritorno sugli investimenti: il 19,6% delle strutture extralberghiere prevede un ritorno superiore al 10%, contro il 12,9% delle strutture alberghiere.

Tuttavia, entrambe le tipologie percepiscono l’investimento oneroso come un ostacolo, soprattutto le strutture extralberghiere (49,1%), che hanno meno risorse a disposizione.

La ricerca sottolinea infine la differenza nella percezione dell’uso delle tecnologie da parte dei clienti: le strutture alberghiere ritengono che i loro ospiti utilizzino meno la tecnologia rispetto a quelle extralberghiere (24,7% contro 11,8%), evidenziando un target di clientela generalmente più anziano per gli alberghi tradizionali.

A completare il quadro, la ricerca evidenzia anche altri ostacoli significativi. L’impossibilità di quantificare un ritorno soddisfacente sugli investimenti è percepita come un problema maggiore dalle strutture alberghiere (19,9%) rispetto a quelle extralberghiere (12,7%).

Questo potrebbe indicare una maggiore dipendenza delle prime da analisi dettagliate delle performance aziendali, mentre le seconde, con una struttura più agile, sono meno soggette a queste preoccupazioni.

Un ulteriore elemento critico è la scarsa capacità del personale di utilizzare le nuove tecnologie, anche se questa problematica sembra meno marcata: il 15,8% delle strutture alberghiere e l’11,8% di quelle extralberghiere ne fanno menzione. Questo suggerisce la necessità di formazione continua per migliorare l’adozione e l’utilizzo di strumenti digitali, al fine di ottimizzare le operazioni e migliorare l’esperienza del cliente.

La trasformazione digitale nel settore ricettivo italiano è percepita come un’opportunità strategica per migliorare la competitività e la sostenibilità economica delle imprese. Tuttavia, emergono ancora diverse criticità, legate principalmente agli investimenti onerosi e alla difficoltà di quantificare un ritorno immediato. Sicuramente le aziende che sapranno sfruttare al meglio le tecnologie innovative potranno però ottenere vantaggi significativi in termini di visibilità, gestione operativa e soddisfazione dei clienti, ponendosi in una posizione di forza rispetto ai competitor.

Dalla ricerca vengono fuori molteplici punti critici

Uno degli aspetti critici emersi è la scarsa attenzione verso la sostenibilità. Nonostante la crescente pressione per adottare pratiche eco-sostenibili, solo una piccola percentuale delle imprese ha investito in soluzioni di risparmio energetico. Inoltre, c’è una limitata fiducia nell’intelligenza artificiale, con  molte aziende che non ne percepiscono appieno i benefici.Infine, il settore alberghiero si distingue per una maggiore capacità di raccogliere e analizzare i Big Data, offrendo una maggiore consapevolezza sulle performance aziendali. Tuttavia, l’esperienza digitale degli ospiti e l’utilizzo di tecnologie più avanzate restano aree in cui c’è ancora molto da sviluppare.

In conclusione, la trasformazione digitale sta cambiando profondamente il settore, ma affinché diventi un motore di crescita sostenibile e innovativa, le imprese devono superare la diffidenza verso nuove tecnologie e sfruttarne appieno le potenzialità.

 

 

 

 

 

 

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