Peace&Work, il primo riconoscimento per la qualità della vita lavorativa nell’Ospitalità

Grazie a un’analisi approfondita basata su oltre 250 audit e 4.300 lavoratori coinvolti, emerge un quadro dettagliato delle aspettative e delle esigenze degli operatori dell’ospitalità. Tra le principali richieste, una comunicazione interna più efficace e una maggiore equità retributiva
Per affrontare la crescente difficoltà nel reperire e trattenere professionisti qualificati nel settore alberghiero e della ristorazione, Majorian, la prima piattaforma di servizi dedicata agli imprenditori indipendenti dell’ospitalità, ha lanciato nel 2023 Peace&Work, un riconoscimento che valorizza la qualità della vita e delle condizioni di lavoro nelle strutture ricettive. Oggi, a due anni dall’avvio, emergono i primi risultati, accompagnati da testimonianze dirette.
Il programma ha coinvolto, tra Francia e Italia, 4.300 dipendenti attraverso 252 audit, con un tasso di partecipazione medio del 76,9%. Questa adesione dimostra il forte interesse del settore per iniziative di sostenibilità sociale.
L’audit, condotto in forma anonima e disponibile in tre lingue (italiano, francese e inglese), valuta cinque criteri fondamentali: cultura aziendale, coesione del team, senso di appartenenza, condizioni di lavoro ed equità. L’analisi delle risposte permette di elaborare un piano d’azione specifico per ogni struttura e conferire un attestato valido due anni, con tre livelli di certificazione: Bronze, Silver e Gold. Grazie a Peace&Work, le strutture possono migliorare l’attrattività per nuovi talenti, fidelizzare il personale e creare un ambiente lavorativo più motivante.
«Peace&Work rappresenta un significativo passo avanti per il settore dell’ospitalità e della ristorazione, che da diversi anni soffre di una carenza di assunzioni, aggravata da una scarsa immagine sociale. Peace&Work consente ai datori di lavoro di beneficiare di una visione obiettiva e di un’analisi completa della loro politica delle risorse umane. Lo strumento è anche un indicatore significativo, che consente ai candidati e ai clienti di identificare le aziende virtuose in cui i valori umani e il benessere sono al centro. In questo modo, Peace&Work agisce come un vero e proprio vantaggio competitivo, attirando talenti e aiutando a trattenere il personale esistente», ha dichiarato Sandrine Chourrout, direttrice delle risorse umane di Majorian.
Dall’analisi emergono tendenze chiave:
- Senso di appartenenza: l’85% dei lavoratori è orgoglioso di far parte della propria struttura. Il 94% riconosce il proprio ruolo nella soddisfazione della clientela e l’86% percepisce il proprio contributo nelle performance aziendali.
- Coesione del team: il 38% dei partecipanti lamenta la mancanza di momenti di confronto con i colleghi, mentre un quarto ritiene insufficienti le occasioni di celebrazione dei successi collettivi.
- Comunicazione interna: il 24% dei lavoratori ritiene che gli obiettivi aziendali non siano adeguatamente condivisi, segnalando la necessità di una maggiore trasparenza.
- Comfort lavorativo: il 20% evidenzia la necessità di migliorare gli spazi e le dotazioni dedicate al personale.
Anche in Italia, sempre più strutture riconoscono il valore di Peace&Work. Chiara Cascone, Sales & Marketing Manager del Grand Hotel Angiolieri in Costiera Sorrentina, sottolinea: «E’ uno strumento utile per misurare soddisfazione e difficoltà del personale. Ha rafforzato la coesione del team, i giovani si sono sentiti ascoltati e compresi. Lo staff esperto ha apprezzato la facilità del questionario che ha dato voce a tutti. I risultati hanno portato ad organizzare confronti più frequenti e costanti anche durante la stagione».
L’indagine evidenzia alcune differenze tra le categorie ricettive. In media, i ristoranti registrano una soddisfazione del personale superiore rispetto agli hotel e alle strutture con ristorazione interna. Le realtà con meno di 15 dipendenti mostrano una percezione più positiva della qualità del lavoro, sebbene le differenze siano contenute.
La questione salariale resta centrale: il 21% dei lavoratori ritiene che l’equità retributiva non sia ancora garantita. La trasparenza degli stipendi, che diventerà obbligatoria dal 2026 per le aziende con più di 100 dipendenti nell’Unione Europea, potrebbe essere uno strumento efficace anche per le strutture più piccole, contribuendo a rafforzare la fiducia interna.
“A Les Jardins de Coppélia – precisa la direttrice Alexandra Lorin Guinard – siamo sempre stati attenti a promuovere il benessere dei nostri dipendenti, perché questo è soprattutto in linea con i nostri valori. Per noi, Peace&Work è quindi in perfetta sintonia con il nostro approccio sociale. La realizzazione di questo audit ci ha permesso di migliorare alcuni aspetti delle risorse umane all’interno dell’azienda per rispondere meglio alle aspettative dei nostri dipendenti”.
La direttrice delle risorse umane di Majorian, Sandrine Chourrout, conclude: “Peace&Work ci ha permesso di apprendere che molte strutture sono coinvolte in iniziative per la qualità della vita sul lavoro, a volte senza saperlo e, soprattutto, senza farlo sapere. Allo stesso tempo, questo strumento evidenzia il forte impegno dei dipendenti del settore, che investono nel loro lavoro e nel successo della loro azienda. Insieme, questi attori stanno contribuendo a cambiare l’immagine del settore e dimostrano che è possibile adottare approcci sociali e gestionali efficaci, con risultati concreti e misurabili”.
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