Hotel 2.0. Le 3 cose che ogni hotel deve sapere su Motori di Ricerca, SEO e Internazionalizzazione
Internazionalizzazione e SEO (Search Engine Optimisation) per il tuo Hotel: come localizzare correttamente i contenuti di un sito web turistico
Questo articolo descrive l’attività di ottimizzazione di un sito web per hotel. L’attività comunemente detta SEO (Search Engine Optimisation). La presenza gratuita nei motori di ricerca è una fonte importante di fatturato. L’articolo offre dati e spunti da cui partire per sfruttare questa opportunità.
La SEO andrebbe vista come un’ottimizzazione d’insieme del sito. Obiettivo dell’attività è la generazione di contatti e la produzione di prenotazioni. Ecco le tre cose più importanti da tener presente.
1. Capire la SEO
I motori di ricerca generano molte prenotazioni online. Ho molta esperienza SEO in vari settori. I dati confermano sistematicamente che le visite generate dai motori di ricerca:
- hanno durata media più alta;
- hanno il più alto tasso di “consumo” dei contenuti;
- generano un numero nettamente superiore di:
- richiesta informazioni per email;
- invio moduli di contatto;
- telefonate;
- prenotazioni.
Questo succede perché l’utente si rivolge ai motori di ricerca per:
- risolvere un problema;
- soddisfare un bisogno.
L’utente sui Social Media è distratto da ciò che vede e che sta leggendo, sta facendo conversazione. In quel momento tutta la sua attenzione è per le foto, i video e i commenti dei suoi amici, non c’è molto spazio per altro. Eppure molti hotel investono poco, troppo poco, in SEO che ha un elevato valore aggiunto.
SEO non è posizionamento del sito web
SEO è spesso confuso con l’attività superata di posizionamento del sito. Solo pochi anni fa il posizionamento del sito significava essere:
- sulla prima pagina di Google;
- alle prime posizioni per determinate parole chiave.
Si chiedeva ai SEO di essere posizionati per alcune parole chiave. Il posizionamento così definito non esiste più perché le posizioni cambiano in continuazione. Infatti adesso si parla di posizione media. Una buona posizione media del sito non è garanzia di un risultato economico.
Faccio un esempio concreto: per anni ho seguito una bellissima struttura in Toscana. La proprietà ha voluto presentare l’hotel con una certa linea di comunicazione. I dati dimostrano che gli utenti hanno prenotato con una OTA, infatti hanno preferito quest’ultima al booking engine della struttura. In buona sostanza, l’albergo piaceva ma il sito non era ritenuto abbastanza affidabile. Così gli utenti abbandonavano il sito per fare la prenotazione sul sito della OTA. Questo errore strategico è costato decine di migliaia di euro in commissioni!
La SEO è un’attività strategica
Essere presente nei risultati gratuiti di Google richiede una pianificazione strategica; a questa deve seguire una fase esecutiva coordinata e continuativa nel tempo: la SEO va fatta in continuazione.
Le attività di SEO:
- non sono esclusivamente tecniche;
- sono come un buon vino – devono maturare;
- riescono bene quando il consulente SEO è coinvolto prima della realizzazione del sito;
- riguardano anche i contenuti – come sono organizzati e presentati.
2. Misurare le Performance
La transazione è l’ultimo atto di una serie di azioni dell’utente. I percorsi in un sito sono vari ed imprevedibili. Nella nostra navigazione consultiamo pagine, consumiamo video, immagini ed informazioni. Con una parola interagiamo. Queste interazioni si possono (e si devono) misurare.
Senza una misurazione non è possibile capire perché il sito non fattura.
Web Analytics: Misurare per conoscere
Con Google Analytics possiamo sapere:
- quante persone hanno scritto una mail;
- quante telefonate hanno avuto origine dal sito
- quante persone hanno prenotato.
E molto altro ancora le analisi che si potrebbero fare. Solo con una buona raccolta e analisi dei dati si capisce cosa succede nel sito.
La Google Search Console
Google (e Bing) mettono a disposizione informazioni sul traffico generato nei risultati gratuiti. Queste informazioni sul traffico gratuito è detto organico. Sono disponibili in un pannello chiamato Search Console. Quest’ultimo ci dice quanto traffico è stato generato e con quali parole chiave. Search Console offre molte informazioni importanti sul traffico organico che il sito sviluppa.
Traffico organico con parole chiave di Brand deve essere inferiore al 30%. In caso contrario la strategia SEO è da rivedere.
Verifica la tua percentuale di traffico organico da brand. È un indicatore importante della qualità del SEO che stai facendo.
Ci vuole uno specialista
Le attività di configurazione richiedono l’intervento di uno specialista. Le Google Analytics devono essere ottimizzate. La Google Search Console è spiegata in dettaglio nella guida all’indirizzo web:
https://support.google.com/webmasters/?hl=it#topic=9128571
3. Come Migliorare le Performance
I criteri di indicizzazione dei contenuti cambiano in continuazione. Le tecnologie di ricerca si evolvono rapidamente. Imponenti capacità di calcolo e algoritmi efficienti determinano il punto di incontro tra:
- l’offerta di contenuti;
- la richiesta degli utenti.
Google interpreta le ricerche per capire l’intento:
- Qual è il bisogno espresso dall’utente?
La ricerca è classificata per capire se è di tipo:
- geografico (trovare qualcosa sul territorio dove viene effettuata la ricerca);
- temporale (esigenza specifica in un determinato momento);
- informativo (se si cercano informazioni su cose, persone o luoghi);
- navigazionale (se si cerca un determinato sito web);
- transazionale (se c’è l’intento di fare acquisti).
Il sito web deve avere i contenuti giusti da offrire al momento giusto.
Ascoltare gli utenti per capire le loro esigenze
Non è solo una questione di parole chiave, ma di come vengono utilizzate. I contenuti del sito assumono un ruolo crescente con l’intelligenza artificiale. Questi devono servire per generare empatia con gli utenti. L’ottimizzazione SEO deve tener conto anche di questo.
Google è il più grande database di intenzioni umane oggi esistente.
Non sottovalutare gli aspetti tecnici
Ecco un primo elenco non esaustivo delle cose da controllare:
- Il tuo sito offre contenuti in sicurezza con https?
- Qual è il tempo medio necessario per scaricare i contenuti della Home Page?
- Hai mai simulato la prenotazione di una camera da uno smart phone di fascia bassa?
- I contenuti sono fruibili su telefoni Apple e Sistema Android?
- In quanti click è raggiungibile la schermata per prenotare?
- Il modulo contatti è fruibile da un telefono mobile?
- È possibile contattare l’hotel cliccando sul numero telefonico?
- Il numero di telefonico è in evidenza sulla pagina?
Conquistare la fiducia dell’utente
La comunicazione deve creare una connessione con gli utenti. L’obiettivo è la creazione di empatia. Anche questo è SEO.
Tante cose da fare con un piccolo budget
Un’attività SEO con questo approccio olistico è complessa: se il sito non è ben ottimizzato non arrivano prenotazioni dirette. E questo, a prescindere dal canale digitale utilizzato. Ogni struttura ha una sua storia e un bilancio economico, entrambi da rispettare. Queste due variabili determinano fin dove si può spingere la SEO. Anche piccoli budget possono portare risultati interessanti.
Voglio lascarti con due considerazioni:
- La visibilità su Internet va cercata nelle nicchie.
- La forza della piccola impresa può venire dal network.
Penso che c’è bisogno di nuove forme di aggregazione. Strutture simili con interessi simili che mettono a fattore comune le risorse. In questo modo, micro redazioni specializzate possono essere condivise tra più hotel. Questa sinergia diventa così il punto d’incontro di idee e progettualità. Il punto di forza è l’economia di scala che alimenta la comunicazione.
Per concludere, bisogna inventare nuovi modelli per lo sviluppo della comunicazione. E questi avranno bisogno di nuovi professionisti del web per il turismo. In un mondo globalizzato, innovazione e creatività sono essenziali per una crescita sostenibile. È una delle poche certezze dei nostri giorni.
L’autore di questo articolo ha una laurea in ingegneria e si occupa di Web e Web Marketing dal 1995, dopo una esperienza corporate internazionale nell’industria aerospaziale durata 9 anni. Ha una vastissima esperienza accumulata in 32 anni di attività aziendale, di cui 25 in ambito Internet, gli ultimi 22 dei quali ha operato come consulente SEO e di Search Marketing. Pragmatico e concreto, Sante Joseph Achille ha analizzato ed ottimizzato centinaia di siti di piccole realtà produttive e grandi aziende multinazionali – sa che i fattori critici di successo di una iniziativa di Marketing Digitale sono il frutto di compromessi che tengono in conto tutte le variabili che concorrono al funzionamento di una azienda. Partecipa come relatore a eventi nazionali ed internazionali di Search Marketing, insegna tecnologie web e Search marketing. Ha insegnato il modulo di Web Marketing in collaborazione con L’Università degli Studi di Firenze nell’ambito del Master in Multimedia Content Design. E’ stato Chairman di SMXL di Milano nelle edizioni 2016/17/18, l’evento internazionale di digital marketing in Italia. All’inizio del 2019 ha deciso che quell’esperienza era giunto a termine.
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