L’avanzata del Gruppo spagnolo Smy Hotels: dieci hotel in due anni

L’avanzata del Gruppo spagnolo Smy Hotels: dieci hotel in due anni

Forte dei suoi investimenti nel Mediterraneo, la catena alberghiera spagnola si presenta in Italia e annuncia l’ingresso dello Smy Sighientu Thalasso & SPA in Sardegna per il 2021

Dieci hotel in due anni, dei quali oltre la metà in Italia. Smy Hotels nasce in Spagna nel 2018, ma si nota da subito la sua vocazione internazionale. Oggi la catena alberghiera è presente nei paesi turistici chiave nel Mediterraneo quali Italia, Grecia, Tunisia e, naturalmente, Spagna e isole Canarie.

Smy Hotels offre strutture adatte a tutte le tipologie di target – incluse le famiglie – situate in location suggestive, per gli hotel a vocazione balneare, fronte mare o nelle immediate vicinanze. Alcune sono uniche e di grande fascino come lo Smy Tonnara di Bonagia, in provincia di Trapani, complesso situato in un’antica tonnara del 17 ° secolo. Non mancano hotel immersi nella campagna, come lo Smy Borgo Magliano in Maremma, o in montagna, vicino ai più bei complessi sciistici in inverno e per escursioni e passeggiate in estate. E un hotel a Roma, adatto sia al leisure sia al business travel.

L’Italia resta al centro della strategia e dei piani di sviluppo di Smy Hotel che annuncia l’ingresso di una nuova e prestigiosa struttura, lo Smy Sighientu Thalasso & Spa, un 4* in località Marina di Capitana, a Quartu Sant’Elena, che consente a Smy di espandersi in Sardegna.  221 camere distribuite su tre piani, adatto alle famiglie con numerosi servizi, tra i quali un ristorante con piatti tradizionali sardi, un centro di talassoterapia con piscina con acqua di mare riscaldata con trattamenti a base di alghe marine: una struttura ricercata e curata nei particolari, realizzata con l’impiego di materiali naturali quali pietra, legno e tessuti grezzi.

Con l’ingresso del nuovo hotel, le strutture salgono a 10, per un totale camere di 1906 unità. In Italia sono: Smy Sighientu Thalasso & Spa, Marina di Capitana, Sardegna; Smy Tonnara di Bonagia, Trapani, Sicilia; Smy Borgo Magliano, Toscana; Smy Bellamonte, Trentino, Smy Koflerhof, Alto Adige; Smy Area Roma, Lazio. Il portfolio alberghiero  si completa con: Smy Costa del Sol, Torremolinos, Malaga; Smy Puerto de la Cruz, Tenerife; Smy Princess of Kos, Grecia; Smy Hari Club, Djerba, Tunisia.

Tecnologia e dinamismo

Smy Hotels è un progetto imprenditoriale nato in Spagna, che ha alle spalle la forza finanziaria e l’esperienza tecnologica sviluppata da Logitravel, pur sviluppandosi in modo del tutto autonomo. La catena alberghiera offre ai propri associati un’organizzazione completa e tecnologia d’avanguardia, in particolare una piattaforma di ultima concezione per il gestionale, che rappresenta un vantaggio soprattutto per gli hotel indipendenti alla ricerca di un partner in grado di offrir loro supporto strategico, commerciale e operativo. La piattaforma, sviluppata nei primi mesi del ’20 e condivisa con gli hotel della catena, consente di proporre tariffe competitive sul mercato con estrema flessibilità, senza dover ricorrere al last minute o al ribasso.

Progetti di espansione

L’espansione di Smy Hotels resta concentrata soprattutto in quei paesi del Mediterraneo che consentono di differenziare le proposte, offrendo strutture al mare, in montagna e in campagna. “Obiettivo della catena è passare dalle attuali circa 2.000 camere per arrivare a 5.000 camere entro un anno – dice Sergio Juan Lozano, Chief Commercial & Marketing Officer Smy Hotels. – Con la nuova struttura in Sardegna confermiamo la nostra intenzione di continuare ad affiliare hotel nel Mediterraneo, con attenzione all’Italia ma senza dimenticare il nostro Paese di origine, la Spagna. Nel 2019 abbiamo fatturato 20 mln di Euro, chiuderemo meglio del previsto il 2020 grazie a una stagione inaspettatamente positiva e siamo ottimisti per il 2021: l’annuncio del vaccino non può che farci ben sperare per Pasqua e le vacanze estive del prossimo anno”.

Un’estate inaspettata

L’Italia è stata decisamente protagonista della scorsa estate per Smy Hotels. Le strutture italiane della catena, con poco meno di 700 camere, hanno fatto registrare le performance più alte in termini di occupazione percentuale nei mesi “aperti al turismo” specie in agosto. In questo mese, la percentuale di occupazione nel Sud Italia è arrivata a livelli di circa il 90%, nel centro Italia si è assestata intorno all’85%. Anche gli hotel in montagna hanno avuto ottime percentuali di riempimento. Cifre che hanno permesso di ottenere dei risultati tangibili e che hanno spinto il management a investire ulteriormente nel nostro paese.

In Italia

In Italia, la divisione commerciale e operativa Smy Hotels Italia, è guidata dal CEO Roberto Tedesco, che sottolinea: “Abbiamo potuto contare su alcune strutture già note e apprezzate sul mercato italiano, che sono state ulteriormente valorizzate e potenziate nei servizi. Si è rivelata un’ulteriore carta vincente la policy SmyCare, il nostro protocollo igienico-sanitario per la sicurezza di ospiti, dipendenti e fornitori, applicata da tutti i nostri hotel. Ai dati positivi – continua Tedesco – ha contribuito anche la politica del Governo italiano, che ha appoggiato il settore consentendo di aprire gli hotel in alta stagione e con i buoni vacanza. Per quanto riguarda le cifre, nel 2019 il fatturato proveniente dalle sole strutture italiane è stato di circa 4,5 mln di Euro; per il 2020 i dati non sono ancora disponibili, ma è chiaro che l’Italia ha contribuito in maniera importante a un risultato soddisfacente per l’intera catena.”

“Per quanto riguarda l’espansione in Italia, abbiamo già numerosi dossier da esaminare: siamo alla ricerca di strutture al mare ma anche nell’arco alpino – precisa ancora Tedesco. – Stiamo valutando diverse candidature e alcune sono già in fase avanzata di esplorazione. Nell’attuale congiuntura, siamo più orientati al leisure, ciò non significa che non stiamo guardiamo anche al settore bleisure, in particolare a Roma e a Milano, in attesa che il business travel si riprenda dallo stop forzato dovuto alla pandemia”.

L’ufficio italiano si occupa naturalmente anche della commercializzazione nel nostro Paese. “Abbiamo firmato accordi con alcuni dei più importanti Tour Operatori italiani – tra questi Eden Viaggi, Futura Vacanze, Gattinoni – soprattutto per la commercializzazione delle strutture più grandi, che offrono maggiori possibilità di articolazione e di programmazione del prodotto – precisa Mauro Mazzola, Direttore Commerciale Smy Hotels Italia – mentre per quanto riguarda la distribuzione abbiamo siglato accordi con i principali network – Geo, Gattinoni, Uvet – e lavoriamo direttamente con le agenzie di viaggi indipendenti e con le piccole catene, incluso, naturalmente, Italicaintour”.

Un occhio al futuro

Secondo José Antonio Granja, Chief Executive Officer Smy Hotels: “In un anno così complesso come il 2020, tirare le somme è un compito difficile. Sicuramente posso affermare che per Smy Hotels si è aperta un’opportunità, e questo grazie soprattutto agli hotel italiani della catena che hanno fatto registrare risultati sorprendenti. Ora la prospettiva del vaccino è stata accolta con positività dal mondo intero, in primo luogo nel settore del turismo, un comparto tra i più colpiti. Tutti gli indicatori – continua Granja – prevedono una ripresa per il prossimo anno e mi auguro che nel 2022 si possa tornare a vivere una situazione di normalità, un processo che sarà più semplice per le realtà che hanno solidità finanziaria e che hanno investito in tecnologia. Per Smy Hotels la sfida è continuare a crescere in modo oculato, scegliendo con attenzione, cogliendo le opportunità che il mercato offre e garantendo ai consumatori sempre, e in ogni caso, servizio, sicurezza e un prezzo corretto”.

Info: www.smyhotels.com

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