Superbonus 110%: esclusi gli alberghi, inclusi ospedali e caserme
Superbonus più facile per i condomìni ma nessuna estensione agli alberghi. E’ indispensabile per essere competitivi avere hotel aggiornati e adeguati alla concorrenza mondiale. Ben diversa è la situazione delle cliniche private che non hanno subito un crollo come avvenuto nel nostro settore.
Uno dei capitoli in bilico fino alla fine, accanto al contestato pacchetto sugli appalti, è stato quello degli incentivi per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici. Le regole per l’accesso finora hanno rallentato la richiesta dello sconto fiscale (2 miliardi su 18 stanziati) e una semplificazione era attesa da proprietari e professionisti. Per fare partire i lavori basterà quindi la comunicazione di inizio lavori (Cila), come per le ristrutturazioni straordinarie. Niente da fare invece per gli alberghi, misura troppo costosa, almeno in questa fase. Una estensione arriva invece per case di cura, caserme, ospedali e ospizi. (Ansa)
Quindi salta il superbonus per “gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2”, ossia per la categoria in cui rientrano gli alberghi e pensioni (con fine di lucro): viene considerata una misura troppo costosa, almeno in questa fase.
Tale decisione viene contestata duramente da Federalberghi.
”Una grande delusione per essere stati esclusi dal superbonus”, ha dichiarato all’Adnkronos il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Il Presidente ha ricordato che nella bozza “gli alberghi erano ricompresi, ma poi di fatto sono stati esclusi. Sono, invece, entrati i collegi e le case di cura private”.
“Noi ci contavamo molto su questa misura –ha aggiunto- perché i nostri alberghi, ormai fermi da oltre un anno, hanno bisogno di manutenzione e riqualificazione. È una grande delusione, ma combatteremo al fianco dei ministri, come Garavaglia, che ci sono battuti per introdurre questa misura”. “Speriamo che in fase di conversione si possa rimediare. Stiamo spendendo centinaia di migliaia di euro per ristrutturare in termini impiantistici le nostre strutture ricettive. Il superbonus per gli alberghi è indispensabile“, ha concluso Bocca.
Per Federturismo questa modifica appare incomprensibile.
Si tratta di un grande passo indietro per un Paese che, come ha dichiarato lo stesso Presidente Draghi, dipende per il 14% del suo PIL proprio dal turismo. Poter riconvertire e riqualificare le strutture ricettive con uno strumento efficace come l’ecobonus 110% avrebbe consentito di rilanciare l’offerta italiana nel mondo allineando gli standard qualitativi alle esigenze internazionali e utilizzando i fondi del PNRR in un’ottica di co-investimento per la parte riguardante la digitalizzazione e la transizione ecologica.
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