Estate positiva, ecco le stime secondo l’indagine di Assohotel Confesercenti

Estate positiva, ecco le stime secondo l’indagine di Assohotel Confesercenti

L’estate è stata una boccata di ossigeno per l’industria turistica italiana. Le presenze degli stranieri, prevalentemente europei, sono aumentate del 25% rispetto al trimestre estivo 2020 (35 milioni in totale). I pernottamenti degli italiani segnano una crescita del 19,6% rispetto al 2020 (105 milioni complessivi). Questi i principali risultati emersi dalla indagine campionaria

Pubblichiamo i principali risultati emersi dalla consueta indagine campionaria realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo-Confesercenti. A fare la differenza ancora una volta è la “quasi” totale assenza della domanda extraeuropea. Su 2.085 imprese ricettive italiane, il campione di indagine è: 42,2% strutture alberghiere e 57,8% strutture della ricettività complementare (27,9% nel Nord Ovest, 21,2% Nord Est, 28,8% Centro e 22,2% Sud e Isole).

Le stime del trimestre estivo per i comparti ricettivi
L’80% delle strutture alberghiere e l’84% di quelle extralberghiere hanno indicato un aumento dei flussi di diversa entità, nonostante sul mercato sia mancata ancora una volta la domanda extraeuropea.

Le stime del trimestre estivo per aree geografiche
Una ripresa del mercato che si è manifestata in modo pressoché uniforme in tutte le aree del Paese anche se l’andamento migliore è stato registrato dagli imprenditori del Nord Ovest.
Nelle regioni del Nord Ovest la domanda straniera è stata stimata al +29% e le presenze degli italiani al +19,6%. Nel Nord Est i flussi stranieri crescono del +24,6% e quelli italiani del +19%. Al Centro l’aumento degli stranieri è stimato al +25,6%, mentre le presenze italiane salirebbero del +19,7%.
Infine, nelle regioni del Sud e Isole gli stranieri segnerebbero il +19%, a fronte di una domanda italiana stimata al +20,7%. La crescita stimata del periodo è del +21%. Il risultato del settore alberghiero dovrebbe attestarsi al +21,9%, mentre per il settore extralberghiero la stima indicherebbe un +19,9% .
In generale l’aumento della domanda estera è stimato al +25,1%, avvertito maggiormente nel comparto alberghiero (+27,3%), ma anche nelle strutture complementari (+23,1%). L’aumento della domanda italiana è stimato al +19,6%, con valori di crescita sia nelle strutture extralberghiere (+18,7%) sia in quelle alberghiere (+20,4%).

Le stime del trimestre estivo per tipologia di prodotto

+25,4% CITTÀ D’ARTE. Continuano a misurarsi con le difficoltà del mercato, ma per fortuna nel trimestre estivo hanno registrato il ritorno dei mercati esteri, anche se mancano ancora quelli extraeuropei. Le stime indicano un trend di crescita degli stranieri (+30%) e degli italiani (+22%). Si stima che per il recupero dei livelli pre-Covid il differenziale sarebbe ancora di circa 10 milioni di pernottamenti.
+19% LOCALITÀ MARINE. Considerato che nel 2020 avevano mantenuto una quota rilevante di domanda, nell’estate 2021 il trend di aumento stimato è più contenuto rispetto ad altre tipologie.
Le presenze degli italiani sono stimate al +18,8% e quelle degli stranieri al +20%.
+20,4% LOCALITÀ RURALI E DI COLLINA. Anche in questo settore si stima un aumento rilevante della domanda straniera (+22,6%), che solitamente rappresenta oltre 2/3 della domanda complessiva. L’aumento degli italiani è stimato al +18,9%.
+29,2% LOCALITÀ DEI LAGHI. Come per le città d’arte, queste località hanno registrato un rilevante aumento della domanda straniera stimata al +30,8%. Da non trascurare che solitamente il mercato estero incide per oltre l’80% della domanda complessiva. Nel trimestre estivo la stima della crescita della domanda italiana è del +26,3%.
+13,1% LOCALITÀ MONTANE. Insieme alle località marine è l’altra tipologia di prodotto che ha registrato la percentuale di incremento più bassa, in quanto riuscirono a mantenere importanti quote di mercato anche durante l’estate 2020. La domanda straniera è stimata al +18,6% e quella italiana al +12,1%.
+27,3% LOCALITÀ TERMALI. Anche questo comparto aveva sofferto la forte contrazione del mercato durante l’estate 2020. nel trimestre appena trascorso il recupero della domanda straniera è stimato al +33%, mentre l’aumento delle presenze italiane si attesterebbe al +25,4%.
+24,8% ALTRO INTERESSE. Anche in questo caso l’aumento stimato si attesta su valori migliori della media nazionale. Ciò che ovviamente ha contribuito al recupero delle presenze è la domanda estera stimata al +28,9%, a differenza delle presenze italiane stimate al +24,1%.

LE NAZIONALITÀ STRANIERE

L‘intensificazione delle campagne vaccinali, così come l’introduzione del Green Pass, ha certamente contribuito al «ritorno» degli stranieri e alla ripartenza del settore turistico e del suo indotto. Secondo le indicazioni del campione, le nazionalità che hanno pernottato nelle strutture ricettive italiane sono state quasi esclusivamente quelle europee:
Tedeschi; la nazionalità con il maggior numero di segnalazioni di aumento: 40%. Hanno scelto più le regioni del Nord Est, Ovest e Centro, specie laghi e città d’arte.
Francesi; indicati in aumento dal 30% del campione. Aree preferite il Sud e Isole e il Nord Ovest. Città d’arte e arre rurali e di collina le tipologie turistiche privilegiate.
Olandesi; segnalati in aumento dal 25% del campione. Aree rurali, di collina e laghi le mete privilegiate. Si sono orientati verso le regioni del Centro e del Nord Ovest.
Svizzeri; valutati in aumento dal 21% delle imprese. Hanno privilegiato il balneare, termale e città d’arte. Presenza avvertita maggiormente nel Nord Ovest e Centro.
Belgi-Lux.; 19,7% indicazioni di aumento. Segnalati di più dalle imprese delle aree rurali, lacuali e delle città d’arte. Presenza più numerosa nelle aree di Nord O. e Centro.
Austriaci; 14,5% di segnalazioni, soprattutto dalle aree del balneare, lacuale e termale. Regioni prevalenti quelle del Nord Est e del Centro.

I TREND DI SETTEMBRE 2021
Dopo un periodo positivo, le aspettative delle imprese erano rivolte al prolungamento della stagione anche a settembre. Le preoccupazioni di metà agosto si sono gradualmente diradate; il flusso di prenotazioni sempre più consistente dovrebbe contribuire a migliorare i tassi di occupazione, rispetto ai dati dello scorso anno.
Intanto si segnala che il 46,5% del campione ha indicato valori di aumento delle presenze, contro il 31,7% di stabilità e l’8% di segnalazioni di diminuzione. In base alle indicazioni ricevute la variazione attesa per settembre è stimata al +10%: +11,2% per gli hotel e +8,6% le strutture extralberghiere.
Le segnalazioni più ottimiste giungono dalle imprese delle città d’arte (+14%) e delle località dei laghi (+12,6%). Stime di crescita del 10% anche per le località della campagna/collina, termale e «altro interesse». Le località marine e della montagna riducono le aspettative rispettivamente al +7,9% e al +5%. In valori assoluti, la variazione attesa per settembre 2021, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è di oltre 3 milioni di pernottamenti in più, per un totale di 33,6 milioni.

LE PREVISIONI PER IL 4° TRIMESTRE 2021
Le previsioni sull’ultimo periodo del 2021 confermano la situazione di incertezza in cui operano le imprese del settore. Intanto va subito segnalato che in merito agli scenari del breve-medio periodo ben il 48% del campione non ha elementi sufficienti per poter formulare delle ipotesi sui comportamenti della domanda turistica. Solo il 18,4% del campione ha segnalato un trend di aumento dei flussi, mentre il 10% dei rispondenti è convinto di dover registrare ancora valori di flessione. Le indicazioni di stabilità dei mercati sono state rilevate nel 23% delle risposte. Da considerare che una delle principali caratteristiche del mercato di questo periodo è stata la forte contrazione dello spazio temporale fra momento della prenotazione e inizio del viaggio. Se da un lato questo aspetto non consente una lineare programmazione dell’attività di impresa, dall’altro però potrebbe contribuire a migliore i risultati aziendali grazie alle scelte last minute dei mercati.

 

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