Albergatori con le Regioni: festività con impianti aperti a ospiti di hotel e seconde case
Proposta delle Regioni Alpine: per le festività impianti aperti a ospiti di alberghi e seconde case
Si discute se aprire o meno gli impianti di sci. Le Regioni del Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Bolzano e di Trento, hanno presentato al Governo una proposta di mediazione per evitare un completo tracollo del settore turistico invernale, che prevede la possibilità di aprire gli impianti di risalita in occasione delle prossime festività natalizie solo per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case. Questa la nota sottoscritta dai rappresentanti delle Regioni e delle Province:
Delle vacanze di Natale diverse, con la possibilità di sciare solo per chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni o per chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche: è la proposta degli Assessori delle Regioni alpine per evitare gli assembramenti nelle località turistiche. «Concedere lo skipass a chi ha pernottato in una struttura ricettiva e a chi possiede o prende in affitto una seconda casa consente di controllare al meglio l’afflusso all’impianto sciistico. Il pendolarismo può infatti essere un problema in certe giornate», affermano gli Assessori di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Si tratta, spiegano le Regioni alpine italiane, di una idea di “vacanze di Natale diverse, con la possibilita’ di sciare solo per chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni o per chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche: «Infatti, se consentiamo l’acquisto degli skipass solo a chi ha pernottato in una struttura ricettiva o in una seconda casa saremo in grado di sapere con precisione il numero degli avventori per ogni giorno e in questo modo potremo gestire al meglio l’afflusso e il deflusso agli impianti di risalita. Si tratta di una soluzione ragionevole, da adattare alle esigenze di ciascun territorio. Il Governo ci ascolti, consenta l’apertura degli impianti di risalita con questo criterio e permetta la mobilità regionale».
Permettere la mobilità regionale durante le festività è requisito necessario per il settore. «Se il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo intendono vietarla per evitare feste e momenti di aggregazione, consentano la mobilità tra Regioni per chi ha prenotato in una struttura ricettiva almeno una notte».
Secondo gli assessori, se si consente l’acquisto degli skipass solo a chi ha pernottato in una struttura ricettiva o in una seconda casa “si sara’ in grado di sapere con precisione il numero degli avventori per ogni giorno e in questo modo potremo gestire al meglio l’afflusso e il deflusso agli impianti di risalita.
«La nostra proposta» – rimarcano le Regioni – «non è legata agli aspetti ludici dello sci e dello svago della “settimana bianca” ma, al contrario, deriva da un’attenzione particolare al mondo del lavoro e all’occupazione che l’industria dello sci genera sui nostri territori montani. Trovare un compromesso con il Governo di Roma per scongiurare una chiusura totale delle località turistiche invernali è d’obbligo, ne va della sopravvivenza della montagna, dei suoi lavoratori e del suo indotto di 20 miliardi».
Gli albergatori italiani sposano la proposta degli assessori regionali al turismo e allo sport per le vacanze sulla neve in sicurezza
Questo è il commento del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca in relazione all’ipotesi di aprire i comprensori sciistici a coloro che durante le festività natalizie pernotteranno nella seconda casa o in una struttura ricettiva.
“Chi trascorre le vacanze in hotel – evidenzia Bocca – è solito prenotare con discreto anticipo. Il che ci consente di aiutare le comunità a organizzare i servizi necessari per accogliere i vacanzieri in condizioni di sicurezza. Inoltre, le strutture ricettive si impegnano a invitare tutti i propri ospiti a prenotare gli skipass, per prevenire le code agli impianti di risalita, e ne garantiscono la totale tracciabilità, grazie alle procedure di registrazione, obbligatorie per legge”.
Bocca sottolinea infine che le strutture ricettive italiane garantiscono un elevato grado di sicurezza, anche grazie al protocollo “Accoglienza sicura”, realizzato da Federalberghi a tutela degli ospiti e dei collaboratori.
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