Covid19: per Ue la vaccinazione non può essere obbligo per viaggiare
La Commissione europea richiama gli Stati membri ad avere un coordinamento sulla libertà di spostamento delle persone e delle merci
Secondo il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, il vaccino anti-coronavirus non può diventare un obbligo per viaggiare. Sul certificato di vaccinazione “Chiediamo di tornare ad un’applicazione corretta delle raccomandazioni adottate dal Consiglio Ue. Abbiamo inviato una lettera a sei Stati membri sul divieto di ingresso e uscita dal Paese, perché sono andati troppo oltre, vogliamo avere un approccio digitale europeo per uso medico. Nei prossimi mesi poi vedremo se ci sarà la possibilità di usarlo per altri scopi, come i viaggi. Ma la vaccinazione non può diventare un obbligo per viaggiare. Anche chi non si è potuto sottoporre all’immunizzazione deve poter continuare a muoversi, con l’uso dei test e dei periodi di quarantena“.
E’ quanto ha dichiarato il Commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, a margine del Consiglio Affari generali Ue.
Inoltre, in merito al recente blocco dei caminonisti ai confuini tra Italia ed Austria ha proseguito: “Chiediamo a sei Stati membri un approccio diverso alla frontiera, di non bloccare i camionisti perché vogliamo una libera circolazione delle merci nel nostro mercato interno”. I Paesi che hanno ricevuto la lettera di richiamo dalla Commissione europea per le misure troppo restrittive alle loro frontiere sono Germania, Belgio, Ungheria, Finlandia, Danimarca e Svezia.
Tale dichiarazione dovrebbe risolvere lo sblocco di tali frontiere consentendo alla filiera del trasporto di derrate deperibili di consentirne l’utilizzo, altrimenti il danno sarebbe stato molto pesante sia per i produttori che per i trasportatori.
Foto di coperina di Amedeo Tomanelli
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