Dalla Thailandia un nuovo modo di intendere l’hotellerie di qualità

Otto Brand, 560 hotel in tutto il mondo, di cui 59 solo nel nostro Paese, è il “Minor Hotels Group”, uno dei principali player internazionali nell’ambito dell’ospitalità. Ne abbiamo parlato con il numero uno per l’Italia, Marco Gilardi
Viareggino di nascita e milanese di adozione, sposato, con tre figli piccoli. Dopo una lunga esperienza nelle navi da crociera, in Grimaldi prima, e in Costa Crociere poi, in qualità di Commissario di Bordo, da vent’anni è entrato nel mondo dell’ospitalità. Entrando prima nella catena NH Hotel e diventando poi, con l’acquisizione della catena NH da parte di Minor Hotels Group, Senior Operations Director Italy & Usa di Minor Hotels Europe & Americas, in sostanza il Direttore Operativo per l’Italia e gli Stati Uniti. Stiamo parlando di Marco Gilardi, un manager di grande esperienza che sta guidando il Gruppo che rappresenta in un percorso di sviluppo e di crescita nel nostro Paese, che ora vi andremo a raccontare.
Domanda – Direttore, iniziamo questa chiacchierata parlando di Minor Hotels Group. Un marchio che negli ultimi anni è diventato un player molto importante a livello internazionale nell’hotellerie di qualità. Quando è nato e come è strutturato?
Risposta – Il marchio Minor inizia la sua storia negli anni Sessanta, per la precisione nel ’67 quando il fondatore, che è ancora oggi il Presidente del Gruppo, William E. Heinecke, a soli 17 anni quindi minorenne – ed è da qui viene il nome “Minor”- getta le basi della sua attività. Consideri che gli hotel sono solo una parte del suo business che è attivo principalmente nel settore del “retail food and beverage”. Il Gruppo Minor è il distributore per l’Asia di parecchi brand mondiali. Nel ‘78 ha ampliato il suo business e ha aperto il primo albergo. E da lì ha scritto una delle storie più importanti di crescita e di sviluppo del mondo alberghiero. Ancora oggi il quartier generale del Gruppo è a Bangkok ed è quotato nella borsa di Bangkok.
Nel corso degli anni è cresciuto e nel 2018 ha acquistato l’NH Hotel Group che aveva un numero più grande di alberghi ed un fatturato maggiore. Quello è stato un punto di svolta perché da lì è iniziato lo sviluppo vero e proprio. Ora il Gruppo controlla otto brand: Anantara Hotels & Resorts, presente in Europa e Asia con i suoi hotel extra-lusso, Elewana Collection, presente con “lodge” di lusso nei parchi africani, per gli amanti dei safari. Poi ancora, il brand Oaks Hotels, Resorts & Suites, presente soprattutto in Australia, e Avani Hotels & Resorts, un brand lifestyle. Il marchio Tivoli Hotels & Resorts, con hotel di lusso, nato principalmente in Portogallo e in Brasile e che ora sta entrando anche in Europa. Subito dopo, in una scala di qualità, sempre molto elevata con alcuni cinque stelle, abbiamo l’NH Collection Hotels & Resorts e a seguire nhow Hotels & Resorts, anche questo un marchio lifestyle, nato in Italia e trasportato poi nel mondo. Infine, il brand NH Hotels & Resorts che è un po’ il “core” del Gruppo, quello che rappresenta il maggior numero di alberghi nel mondo, che vanno dai 4 stelle ai 4 stelle Superior. Complessivamente il gruppo Minor conta 560 alberghi in 58 Paesi sparsi in tutti i Continenti.
D – Parliamo della vostra presenza in Italia: quanti hotel ci sono?
R – In Italia siamo presenti con sei brand e con 59 alberghi. In totale disponiamo di oltre ottomila camere. Il marchio più rappresentato è l’NH Hotels con 34 strutture. Subito dopo viene l’NH Collection, con 18 strutture, poi abbiamo due Anantara, uno a Roma e l’altro ad Amalfi, due Tivoli, due Avani, e un Nhow, che diventeranno presto due perché a maggio apriremo il secondo a Roma. Nella Capitale abbiamo sette alberghi, a Milano ne abbiamo dodici. Altre presenze importanti sono Venezia, con cinque, e Firenze, con tre. Insomma, siamo presenti in più di 30 città.
D – Restando in Italia, quali sono i vostri progetti per il futuro? Avete in programma nuove aperture?
Come dicevo prima, un Nhow arriverà a Roma a maggio 2025. Quindi a brevissimo ci sarà l’atterraggio del brand lifestyle per eccellenza anche nella Capitale. Sarà a via Veneto, poco prima di Villa Borghese. Poi abbiamo in programma un’Anantara a Milano, come quello che abbiamo a Roma, a Palazzo Naiadi, in Piazza della Repubblica. Dopo averlo acquisito, lo abbiamo ristrutturato a fondo ed ora è entrato a far parte degli Hotel of the World. Poi arriverà una struttura del marchio Tivoli, sempre a Milano. Dovrebbe aprire entro la fine del 2025 inizi 2026, in tempo per le Olimpiadi invernali del prossimo anno. Anche l’Anantara milanese non aprirà prima delle Olimpiadi. Sono progetti di strutture extra-lusso e ci vogliono i tempi giusti: la fretta e la velocità con il lusso non vanno d’accordo. A marzo, poi, è in programma un’apertura in montagna sotto il Monte Rosa. Si tratta di un albergo che abbiamo rilevato e ristrutturato che si chiamerà NH Collection Alagna Mirtillo Rosso. Poi apriremo un altro albergo a Palermo, a cavallo fra marzo e aprile, sempre di quest’anno. Invece temo che slitterà al 2026 il nostro NH Collection cinque stelle di Cagliari. Questi sono i progetti di sviluppo più imminenti. Poi ovviamente stiamo lavorando su tante opportunità che potranno maturare nel prossimo futuro.
D – Parliamo un po’ di risultati. Qual è il bilancio del 2024, e quali le vostre previsioni per il 2025?
R – Posso dire che il 2024 è andato molto bene. Diciamo che a livello di “total revenue” siamo arrivati a dei numeri che non erano mai stati fatti prima. Stiamo parlando di una crescita importante. Abbiamo superato i 500 milioni di euro di fatturato in Italia. A livello europeo siamo oltre il miliardo. Quindi è stato un anno molto positivo. Quanto ai dati relativi all’occupazione delle camere, abbiamo raggiunto livelli record, molto al di sopra del 2023.
D – E cosa prevede per il 2025?
R – Anche nel 2025 dovremmo registrare una crescita importante che si andrà a consolidare con diverse modalità. A Milano abbiamo degli alberghi in ristrutturazione. Su Roma invece stiamo vedendo dei comportamenti molto positivi, non tanto legati al Giubileo. Al momento vediamo bene anche Venezia e Firenze, dove abbiamo tre alberghi e ci stanno dando dei segnali davvero positivi. Su Sicilia e le zone di vacanza è un po’ presto per dirlo, però ci sono già segnali positivi.
D – A proposito di personale, da tempo hotel e ristoranti segnalano la difficoltà di reperire personale qualificato. Qual è la vostra opinione al riguardo? La situazione sta cambiando?
R – Non è cambiato nulla purtroppo. È ancora così. Abbiamo delle grosse difficoltà a trovare persone capaci e che sappiano darci un servizio di qualità. Stiamo cercando anche insieme alle Associazione albergatori, con Confindustria alberghi, di portare avanti delle iniziative che ci aiutino ad attrarre le nuove leve.
D – In conclusione, qual è la filosofia che guida il Gruppo Minor Hotels?
R – Vorrei sottolineare un concetto su cui noi stiamo veramente spingendo, ovvero l’idea di un Gruppo aperto e flessibile. Aperto a tutte le varie possibilità e flessibile nelle varie situazioni. Che sia un ottimo compromesso per gli investitori e anche per chi vuole lavorare con noi. Sia come partner, dandoci in gestione i loro alberghi, che come collaboratore, nel senso di chi sta cercando un lavoro nel mondo dell’hotellerie. Come tutte le aziende abbiamo dei pro e dei contro. Però uno degli aspetti che ci hanno sempre riconosciuto è l’attenzione alle persone e all’atteggiamento inclusivo che portiamo avanti con grande impegno verso la sostenibilità a 360 gradi, sia delle persone sia dei consumi, a partire dalle strutture per arrivare alle varie procedure operative. Ecco, ci tengo a sottolineare questi aspetti perché fanno parte del DNA del Gruppo e che ci contraddistinguono rispetto a degli approcci più consumistici che ci possono essere in altre realtà.
Immagine di apertura: Ristorante Seen, all’interno dell’Avani Riverside Bangkok, Thailandia
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