Il ponte di Ognissanti: oltre 10 mln di italiani partono per la destinazione Italia
Apertura pre natalizia con giro d’affari di 3 mld. Bocca: E’ linfa per le nostre città d’arte; con il nuovo decreto gli alberghi si preparano al 2022
Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commenta positivamente il risultato dell’indagine previsionale effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions riguardante il movimento turistico degli italiani relativo alla prima vacanza pre-natalizia, quella che segna virtualmente l’apertura della stagione invernale:
“L’emozione per il viaggio sta tornando a farsi sentire. Gli italiani hanno scelto il ponte di Ognissanti per rompere gli indugi e ricacciare indietro la paura del contagio, grazie alla maggior sicurezza acquisita dall’alta percentuale di vaccinati. Se il buongiorno si vede dal mattino – aggiunge Bocca – il fatto che oltre dieci milioni di nostri connazionali abbiano deciso di dedicarsi un periodo di vacanza, di impegnare tempo e denaro in questa impresa, questo non può che essere un segnale di luce, insomma di grande ripresa. Anche se non possiamo ancora dire di essere fuori dal tunnel. E’ un’impennata positiva dovuta al movimento degli italiani. Con il decreto reso ufficiale nel Cdm di ieri, gli alberghi si preparano a costruire il futuro per il 2022, auspicando che il turismo straniero torni ad essere centrale”.
“Quello che traspare dai nostri dati – prosegue il presidente di Federalberghi – è che si ha forte il desiderio di tornare alla tradizione senza lasciare l’Italia ma anzi, immergendosi nello splendore delle nostre città d’arte, ovvero quelle che risultano essere le destinazioni prescelte dalla maggioranza dei viaggiatori. Il che significa dare linfa a località prestigiose e celebratissime del nostro Paese che tuttavia hanno patito e stanno ancora patendo gli effetti più devastanti della pandemia”.
“C’è anche tanta voglia di ritrovarsi con i propri cari e di pianificare viaggi anche di prossimità. La montagna, seguita dalle località di mare, si rivela a sua volta una delle mete favorite dei viaggiatori che intendono godersi una pausa di relax e divertimento in occasione di un ponte peraltro beneficato dal calendario, che quest’anno fa cadere la festività nella giornata del lunedì. Sono in lieve risalita anche le destinazioni dedicate al benessere. Il bonus terme, l’incentivo pensato per promuovere i servizi termali nell’era post-Covid, sta forse già mostrando i suoi frutti”.
I RISULTATI DELL’INDAGINE
QUANTI ITALIANI VANNO IN VACANZA – Saranno circa 10 milioni e 535 mila gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti.
IN ITALIA O ALL’ESTERO? – Il 90,5% dei vacanzieri italiani resterà nel Belpaese mentre il 9,5% andrà all’estero. Quasi il 70% di chi resterà in Italia (69,8%), rimarrà nella stessa regione di residenza.
VACANZE ITALIANE – Chi resterà in Italia sceglierà in primis le località d’arte (27,7%), la montagna (22,5%) e il mare (20,5%). Seguono le località termali (6,8%) e il lago (5,9%).
VACANZE ALL’ESTERO – Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (63,0%), il mare (13,1%), le grandi capitali extraeuropee (13,0%) e la montagna (4,3%).
LA MOTIVAZIONE – La stragrande maggioranza degli intervistati (63,4%) ha scelto di andare in vacanza per il ponte di Ognissanti per rilassarsi, il 22,8% per divertirsi e il 21,4% per raggiungere la famiglia.
DOVE ALLOGGIARE – La casa di parenti e amici sarà la scelta privilegiata per il 26,4% dei vacanzieri; a seguire l’albergo (23,5%) e, ben distanziati, la casa di proprietà (18,1%) e il bed & breakfast (14,4%).
LA DURATA DEL SOGGIORNO – La durata media del soggiorno sarà di 3,4 notti trascorse fuori casa.
LA SPESA MEDIA – La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 388 euro a persona (363 euro in Italia e 558 all’estero).
IL GIRO DI AFFARI – Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,16 miliardi di euro.
I CAPITOLI DI SPESA – Le spese di pernottamento incidono sul budget per il 22,2%; le spese di viaggio per il 19,1%, e quelle relative ai pasti per il 28,7%. Il capitolo più corposo della spesa (30,0%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, etc.), a conferma della capacità del turismo di “distribuire” ricchezza sul territorio, ben oltre i confini classici del settore.
IL TURISMO E LA RETE – Il 40,5% degli intervistati dichiara di contattare direttamente la struttura ricettiva per prenotare il proprio soggiorno tramite il sito internet, il telefono o l’e-mail.
I MOTIVI DI NON VACANZA – Nel 47,8% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per mancanza di soldi; il 34,6% per motivi familiari ed il 25,5% per motivi di salute.
LA METODOLOGIA – L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions tra il 18 e il 22 ottobre 2021 intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste call) un campione di 3000 italiani maggiorenni, rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, con quote in funzione di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche e ampiezza centri.
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