Innovazione. Il rinnovo delle strutture turistico ricettive

Innovazione. Il rinnovo delle strutture turistico ricettive

Già prima della Pandemia il mondo della ricettività, pur in forte ascesa per gli indici di occupazione sempre in aumento nel mondo, in Italia evidenziava la necessità di un nuovo e rinnovato stimolo per adeguarsi sia alla concorrenza straniera sia per ritrovare un nuovo assetto di modello turistico più aderente alla realtà ambientale e storica del nostro Paese

 

Servizio a cura di Studio Montanari & Partners – Food & Hotels Consultant – Arch Antonio Montanari, Arch Cristiana Colombo

L’attuale situazione di crisi economica ed energetica legata agli eventi bellici e pandemici ancora in corso ha acuito le difficoltà già presenti per il comparto turistico/ricettivo aggiungendo alle necessità endemiche di cambiamento anche quelle contingenti legate alla sopravvivenza economica delle strutture  e a  chiare prospettive per il futuro.

A fronte di tale situazione assistiamo in Italia allo sviluppo del mondo turistico/ricettivo secondo 3 differenti linee di tendenza in parte negative ed in parte dissonanti e positive:

  • LUXURY: come elemento innovativo e risolutivo degli aspetti gestionali, stante il maggiore reddito presunto con costante ricerca di location uniche, centrali, particolari, affiancate anche alla proposta di nuovi servizi per il cliente quali spa, Beauty, ristorazione, market.

Testimonianza di ciò sono le recenti acquisizioni e aperture di nuovi Hotel di tale gamma sia nelle aree urbane storicamente più  appetibili che nelle località turistiche più note.

E’ quindi uno sviluppo orientato solo verso una ben chiara tipologia ricettiva basata su una clientela d’elite certamente importante economicamente ma numericamente ridotta rispetto al ben più ampio numero delle strutture ricettive di livello medio alla base del patrimonio di accoglienza della realtà italiana.

  • MEDIA: basata sulla attenzione a risolvere solo, e nell’immediato, fatti contingenti quali: la riduzione degli oneri fiscali, dei costi del personale, dell’energia, dei servizi unito alla sola ricerca di supporti economici statali senza adeguarsi alle necessità del mercato turistico in sviluppo e alle richieste dei Clienti sempre più particolari.

Tale orientamento già ora dimostra la propria inadeguatezza stante le annunciate chiusure definitive di molti esercizi e la loro messa in vendita a prezzi/camera sottomercato rispetto al pre Covid con conseguente prevedibile cambio di destinazione in residenziale e perdita di occupazione.

  • INNOVATIVA: basata sulla ricerca, già prima del Covid, di nuove forme ricettive in sè tendenzialmente innovative quali: Low Cost Hotel, Hostelli, Ricettività miste con appartamenti, Coworking con residenza, Apart Hotel, Art Hotel, Desig Hotel ecc..

Tali primi accenni di innovazione hanno da un lato generato una iniziale indifferenza e scarso interesse da parte degli albergatori tradizionali, dall’altro hanno aperto ipotetici scenari nuovi su cui ogni albergatore deve oggi  forzatamente confrontarsi.

A fronte di queste tendenze, in particolar modo delle ultime due (MEDIA Ed INNOVATIVA), stante la situazione attuale di particolare incertezza come e su cosa tutti gli “attori” e  le categorie degli addetti alla ricettività turistica italiana, senza distinzioni, devono oggi concentrarsi e confrontarsi?

Certamente cambiando tutti fondamentalmente e totalmente l’approccio al tema ricettivo e considerando in modo coerente ed equilibrato i seguenti principali  aspetti di rinnovo:

GLOBALITA’

Oggi e di piu’ domani ogni confine è superato o superabile e il viaggio, il soggiorno hanno ampliato le loro originali valenze evidenziando la necessità di una esperienza completa e servizi di supporto con caratteristiche ESPERIENZIALI che si possono  iniziare a capire e immaginare solo:

  • acquisendo la convinzione che fare Ricettività e’ una attività di servizio 4.0 che richiede una mentalità imprenditoriale aperta, innovativa e senza limiti precostituiti.
  • abbandonando vecchi schemi che vedono l’ospite come soggetto che richiede solo “il dormire”, proponendo al contrario all’ospite un’esperienza sensoriale completa rapportata al luogo in cui si trova e ai motivi conosciuti o immaginati del proprio soggiorno.
  • comprendendo la necessità sia di affrontare il tema da parte di TUTTI gli attori coinvolti che di  una progettazione specialistica in logica circolare ed equilibrio sistemico.
  • facendo proprio il concetto e significato della ricettività vista come: accolgo, assisto, rifocillo, ascolto, offro, racconto, saluto per un futuro ritorno.
  • pensando Alberghi aperti con un equilibrato rapporto tra servizi di accoglienza notturna e servizi di assistenza diurna aperti al luogo, al territorio, alle attività presenti e insite al luogo stesso.

TERRITORIALITA’

La storia di un luogo è rappresentata dalle tradizioni delle sue genti, dai suo prodotti, dalle sue abitudini di consumo e di acquisto, in altre parole da ciò che produce e mangia, quindi quel comparto che oggi è definito Retail & Food, concretizzabile  SOLO :

  • riportando all’interno dell’esercizio i valori storici, culturali, tradizionali, sociali, ambientali, enogastronomici tipici del luogo in cui è collocato l’esercizio
  • pensando Alberghi aperti al territorio, alla città, al borgo e alla sua gente con un equilibrato rapporto tra servizi di accoglienza notturna e servizi di assistenza diurna aperti al luogo, al territorio, alle attività presenti e insite al luogo stesso.
  • orientandosi verso l’inserimento del comparto Retail & Food nell’ambito delle nuove forme di accoglienza inglobando e contemporaneamente aprendosi verso i clienti esterni siano essi turisti o locali.

SOSTENIBILITA’

Tale termine oggi rischia di essere solo un vuoto slogan di marketing o un astratto marchio “green” superabile solo dando concretezza scientifica e operativa in rapporto alle finiture edilizie, agli impianti e alle regole di comportamento specifiche di ogni esercizio e SOLO:

  • rivalutandola in ottica circolare multidisciplinare e non limitata al puro risparmio energetico
  • vivendola concretamente e quotidianamente ed in ogni fase e aspetto del singolo servizio ricettivo.
  • considerandola in rapporto al luogo, allo stato edilizio, alle risorse locali .
  • valutandola in relazione alle effettive risorse energetiche alternative presenti senza falsi a priori e preconcetti.

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