La buona vendemmia del Prosecco per raggiungere nuovi mercati

La buona vendemmia del Prosecco per raggiungere nuovi mercati

Esperienza e innovazione le chiavi del successo delle bollicine prodotte nelle cantine Maschio

In questi giorni di vendemmia abbiamo incontrato Gabriele Cescon, direttore di Cantine Maschio, realtà vitivinicola storica del territorio trevigiano che guarda alle colline del Prosecco da una parte e volge al mare lo sguardo dall’altra. Questa cantina, oggi parte del gruppo di Cantine Riunite & Civ, azienda leader per i vini frizzanti e spumanti in Italia e in oltre 90 paesi nel mondo, è conosciuta per i suoi spumanti Prosecco e per spumanti e frizzanti che valorizzano la grandissima qualità della viticultura di questo territorio, sia sul canale moderno, sia horeca.

Per il mondo dell’accoglienza e ristorazione il brand di riferimento è Maschio dei Cavalieri con il quale la cantina propone una linea di Prosecco di grande varietà che parte dal Rive di Colbertaldo Prosecco Superiore DOCG, passando per un elegante Prosecco Superiore DOCG extra brut, sempre più apprezzato dagli amanti anche dei metodi classici, fino ad arrivare all’intramontabile Prosecco DOC Treviso Extra Dry, solo per citarne alcuni. Ma è il territorio che si racconta anche attraverso lo storico Incrocio Manzoni bianco o il sorprendente Sathià (Incrocio Manzoni dolce) o il più recente spumante Ribolla Gialla. Il questo scenario dove brillano uve autoctone e vitigni internazionali abbiamo parlato con il direttore della vendemmia di quest’anno e del mercato, soprattutto del segnato dalle performance del Prosecco. “Il successo mondiale di queste bollicine è evidente e continua perché piace a un’ampia fascia di pubblico femminile e maschile, che ha conquistato per la sua versatilità, la sua vivacità che lo rende protagonista delle celebrazioni e delle feste, – afferma Gabriele Cescon – e anche per la grande passione e attenzione messa in campo dalle tantissime professionalità che lavorano al suo successo”.

Quindi un trend ancora increscita, in quali Paesi?

Per quanto riguarda le prospettive siamo piacevolmente sorpresi perché nei primi otto mesi di quest’anno le vendite di Prosecco Doc si sono attestate sul più 5%: è quindi un dato in assoluta controtendenza sul mercato degli altri vini italiani che invece stanno soffrendo, sia in area nazionale sia all’estero. Ricordo che l’80% del Prosecco Doc è destinato ai paesi oltreconfine: i primi 4 mercati sono USA, Gran Bretagna, Germania e Francia. È significativo che gran parte di questo incremento sia dovuto al Prosecco Doc rosé, una versione del Prosecco introdotta a disciplinare nel 2019 che sembrava in difficoltà, ma che ultimamente sta dando delle soddisfazioni molto importanti soprattutto sui mercati esteri, tanto da determinare questa percentuale dicrescita. Nella vostra ampia gamma del settore bollicine che valutazioni date alla gamma prodotta? Il trend del consumo di bollicine di Prosecco si sta stabilizzando in tutti i mercati mondiali ed è per questo che è necessario dare il giusto supporto al prodotto con azioni di marketing e di comunicazione volte a raggiungere anche nuove fasce di consumatori.

Facciamo una breve analisi anche delle altre vostre bollicine, tra i quali c’è l’Incrocio Manzoni, la Ribolla, ecc.?

L’Incrocio Manzoni è un prodotto che ha trovato già da molti anni la sua autorevole posizione nel mercato, mentre la Ribolla è una nuova referenza che abbiamo lanciato da poco e che si sta affermando molto bene nella sua versione spumante. La qualità che dobbiamo dare al consumatore deve essere sempre ai massimi livelli, così come dobbiamo garantire la sostenibilità di tutti i nostri processi di produzione, dal vigneto alla cantina. Da alcuni anni abbiamo ottenuto la certificazione Equalitas su tutta la nostra filiera produttiva e che è rappresentata dal simbolo apposito che appare nelle nostre etichette.

Come sta andando la vendemmia e quali sono le prospettive?

La vendemmia 2024 si sta rilevando positiva nonostante le premesse non fossero rosee. La siccità registrata per più di un mese ci ha preoccupato ma la recente pioggia ha permesso di tornare all’equilibrio tra gli zuccheri e l’acidità. La vendemmia, che grazie a un meteo favorevole si è svolta secondo programmi, ha portato alla raccolta di un’uva di buona qualità, anche se le quantità sono leggermente inferiori alle aspettative. Questa è la base perfetta per poter lavorare al meglio e ottenere sempre dei grandi vini spumanti, apprezzati in Italia e nel mondo.

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