La filosofia di Ori Kafri alla base del successo dei JK Hotels

La filosofia di Ori Kafri alla base del successo dei JK Hotels

Quando viaggi, è importante che ovunque tu vada, provi qualcosa di diverso. Ogni luogo deve essere indipendente l’uno dall’altro. Gli hotel sono collegati perché condividiamo la stessa filosofia e concetto macro, ma i dettagli sono unici e mostrano la personalità di ogni luogo. Ad esempio, gli odori, le bevande, il cibo e l’ambiente sono diversi. La mentalità degli ospiti è diversa. A Capri, sei in un resort, gli ospiti vanno in barca, in piscina e in spiaggia. A Roma arrivano persone con aspettative ed esigenze diverse. Stanno per due notti con un ordine del giorno. È più difficile rendere felice qualcuno a Firenze e a Roma che a Capri“.

La catena alberghiera, Shedir Hotel Collection fondata nel 2003, è famosa per la sua impareggiabile attenzione all’esperienza degli ospiti.

Ho deciso che dovevo imparare di più sulla loro filosofia e su ciò che contraddistingue J.K. (acronimo preso dal nome del padre Jonathan Kafri) dagli altri hotel di lusso nel mondo oggi”, ha dichiarato Ori Kafri in una intervista; egli condivide i suoi pensieri sul suo marchio, sull’industria alberghiera e sui suoi piani futuri. Un principio trasmesso ai collaboratori dei nuovi alberghi JK di Roma.

Claudio Ceccherelli CEO di Shedir Hotel Collection, con una vasta esperienza internazionale nel settore alberghiero ha lasciato la sua posizione di direttore generale dell’hotel Park Hyatt Paris-Vendôme per affrontando una nuova grande sfida.

A Roma – dice il CEO – la Shedir Hotel Collection possiede l’Hotel Vilon da 18 camere, ex convento accanto a Palazzo Borghese, il Maalot Roma da 30 camere, ex dimora del compositore Gaetano Donizetti, situato a pochi passi dalla Fontana di Trevi. Nel 2022 il gruppo aprirà Palazzo Roma, con 39 camere e suite, seguito da Palazzo Umiltà, con 29 camere e 17 suite sulla maestosa Piazza Venezia”.

       Una camera dell’Hotel Vilòn a Roma

Quattro hotel cinque stelle e lusso “Small Luxury Hotels of the World” pianificati con nuove concezioni avveniristiche dell’alta ospitalità, quella dei Leading Hotels of the World, che hanno in comune il senso dell’ospitalità spontanea e l’atmosfera calda e residenziale, ma molto diversi tra loro. Perché disegnati da quattro architetti e nati per offrire quattro esperienze diverse, a seconda delle esigenze dei suoi ospiti, e non clienti. Oltre all’ambizione di espandersi a Milano, Venezia e all’estero.

Edoardo Officiosogeneral manager del Maalot – Small Luxury Hotels of the World

“Il Maalot, dopo il lussuoso Vilòn, vuole essere un albergo anticonformista, giovanile, fresco, pieno di colori, così come il suo ristorante, il Don Pasquale, che offre un menù della tradizione romana rivisto dallo chef Domenico Boschi. Per quanto riguarda l’albergo abbiamo trenta camere, suddivise in cinque categorie che vanno dai venticinque fino ai cinquanta- sessanta metri quadri». “L’ospite che varca la soglia di via delle Muratte, al civico 78, entra direttamente nel ristorante, il Don Pasquale”.

Più che un hotel con ristorante, in questo caso possiamo parlare di un ristorante con dentro un hotel. Circa sessanta i coperti, tra tavoli in maioliche portoghesi con disegni di antichi pizzi e trine.

Vogliamo essere aperti a tutti, in particolare il Don Pasquale sarà aperto anche agli avventori non ospiti dell’hotel, pur rimanendo, ovviamente il ristorante di un 5 stelle”.

Non usuale il percorso per arrivare al check in, che attraversa il ristorante le cui pareti sono arricchire con le opere dell’artista argentino Stanley Gonczanski, ispirate all’arte antica ma dissacrate con elementi contemporanei ironici tutti da scoprire. Si passa poi al bar in stile coloniale e si arriva infine al check in, accolti come in una biblioteca d’altri tempi.

Edoardo Officioso ha collaborato per l’apertura del Tiberio Palace di Capri, Park Hotel gruppo Baglioni Trianon club Milano, ora con questo hotel giovanile e anticonformista.

L’architetto Antobenedetto

A lui si deve l’architettura degli interni, dalla estrosa ‘pinacoteca’ che decora il ristorante alle camere dal tocco e simboli British. “Ci occupiamo di locali a ristorazione e ospitalità a 360° in Italia e all’estero. Siamo in una residenza storica in una delle strade più frequentate d’Europa perché unisce via delle Muratte con fontana di Trevi e Pantheon. Questa è una residenza storica, dal 1827 a 1838 hanno soggiornato Donizetti Torquato Tasso e Don Pasquale, nome adottato dal ristorante. Via delle Muratte era la via degli Artisti delle gallerie d’arte e degli Artigiani”.

Info: Hotel VILÒN Roma – Via dell’Arancio 69 – Roma – tel. 06/878187

 

Servizio di Mario Masciullo

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