La tutela del vostro ‘patrimonio immobiliare’ e non solo con strumenti del futuro
Qualunque età abbiate e qualunque patrimonio possediate, è il momento di considerare, o riconsiderare, come proteggerlo. Sui molti “perché” volete proteggerlo non è mio compito entrare: potrebbe essere un’amante, o un nipote speciale, il timore di un ricatto, o accantonare una quota del patrimonio per voi stessi in caso di problemi, o il fisco… tutte buone ragioni. Su come fare, invece, vi avverto che le soluzioni sono diverse, e richiedono sempre la consulenza anche del vostro avvocato o commercialista di fiducia, del quale non potete mai fare a meno, ma che oggi non basta, perché la protezione del patrimonio (Asset Protection) oggi è materia per specialisti, seri e preparati, con alcuni dei quali ho la fortuna di collaborare.
In particolare il tema si impone oggi, per quegli albergatori che hanno un solido patrimonio immobiliare, e una bella e ampia famiglia, e che iniziano a pensare saggiamente al momento in cui il capofamiglia si ritira dall’attività, ma vale anche per i giovani, che vedono crescere il proprio successo e con esso il proprio patrimonio, perché la scelta di uno strumento invece di un altro può condizionare molto il risultato finale. Per alcuni l’approccio è meramente conservativo, teso a difendere quanto conquistato con il lavoro, per altri invece si tratta di usare quel patrimonio come base per una nuova espansione, a favore delle nuove generazioni, comunque evitando di mettere a rischio il benessere ottenuto.
Uno degli strumenti disponibili è la polizza assicurativa mista di tipo unit-linked: lo strumento è antico ma l’utilizzo è assai moderno. A fronte del premio (versamento di una somma di denaro o conferimento di un bene, anche in tempi successivi) che viene apportato ad un comparto segregato, e cioè distinto dal patrimonio della compagnia e da quello di tutti gli altri clienti, l’assicurazione dovrà agire seguendo le istruzioni di investimento del contraente. Uno dei vantaggi della polizza vita è che il contraente può indicare uno o più beneficiari, ed eventualmente variarli nel tempo. Un secondo vantaggio è che gli utili prodotti dagli investimenti vengono capitalizzati nella polizza. Non pagando tasse sugli utili per tutto il periodo in cui questi non vengono liquidati, si produce un effetto di capitalizzazione composta, con gli utili sugli utili ben superiore ad ogni altra soluzione. Il pagamento dell’imposta sostitutiva su tale incremento di valore (capital gain connesso al risultato degli investimenti sottostanti) è perciò posticipato all’evento di riscatto parziale o totale del contratto. In caso di decesso dell’assicurato gli eredi non pagano alcun tipo di imposta.
Lo strumento si presta ad una grande flessibilità di utilizzo, infatti in polizza possono essere conferiti:
- Liquidità (per poi, ad esempio, fare investimenti immobiliari)
- Strumenti finanziari quotati
- Strumenti finanziari non quotati.
- Partecipazioni in società non quotate, anche esistenti.
- Strumenti alternativi (Private equity, life settlement, etc..)
- Fondi immobiliari
- Cartolarizzazioni
- Beni mobili o altro (quadri, brevetti, cripto valute…)
Lo strumento si presta a mille utilizzi, e va attentamente valutato in un progetto di Asset Protection, che – mia opinione – va programmata anche prima che il patrimonio si formi, separando fin da subito la proprietà dei propri asset dalla propria persona.
Anche la società di cartolarizzazione di diritto lussemburghese o così come la SOPARFI sono veicoli d’investimento per la protezione patrimoniale, nel caso di proprietà di beni immobili, particolarmente valida per gli albergatori. La società di cartolarizzazione è in grado di gestire più operazioni di cartolarizzazione mediante l’istituzione (compito di una società di advisor) di comparti dedicati ove, stante la normativa lussemburghese, la garanzia e la relativa responsabilità patrimoniale è distinta per ciascun comparto. Con un’accorta gestione dei singoli strumenti, separatamente, ma ancora meglio utilizzati in modo interrelato tra loro, si riesce ad ottenere il capitale necessario allo sviluppo dell’azienda, riducendo il rischio personale, ed evitando di ricorrere agli strumenti tradizionali, bancari, cui spesso (se non esclusivamente) ricorriamo noi in Italia. Questo aspetto è particolarmente interessante per le generazioni più giovani che desiderano far crescere quanto già costruito dai nonni e dai padri.
Solo per fare una rapida carrellata, tra gli strumenti si possono considerare la fiduciaria (anche italiana), o il trust di diritto anglosassone, la polizza unit-linked di cui abbiamo parlato, e le conseguenti attività di cartolarizzazione, l’utilizzo di specifici fondi immobiliari di diritto Lussemburghese o Maltese, o le Soparfi. Oggi si aggiunga a tutto questi strumenti, alcuni noti e tradizionali, soprattutto fuori dai confini nazionali, anche la possibilità di agire attraverso “smartcontract” basato su blockchain, non ancora riconosciuto in Italia, ma già autorizzato e utilizzato in diverse giurisdizioni, anche europee. E’ così possibile trasferire un immobile, apportarlo in polizza, dare vita ad un fondo, procedere alla sua cartolarizzazione semplicemente utilizzando la firma digitale, dal proprio computer, senza muoversi dal proprio ufficio. E’ tutto più semplice e sicuro.
Non crediate che sia fantascienza, state certi che da qui a pochi anni questa sarà la realtà cui ognuno di noi avrà a che fare: perché è già oggi realtà per chi lo desidera. Quando vi capiterà di incrociarla, ripenserete a questo “vecchio” articolo, e a chi vi ha voluto informare in anticipo, mentre l’innovazione avveniva, in modo da essere i primi a potervene avvalere.
Raffaello Zanini
Twitter: @PLANETHOTEL_NET
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