Nuovi trend nell’innovazione e internazionalità: un’analisi su Host 2023
Un excursus sulle “fiere dell’ospitalità” di ieri per arrivare sino ad Host, la rassegna milanese più internazionale tra quelle italiane, che offre la più completa panoramica per la ristorazione, l’hotellerie e l’arredo
Visitando Host 2023 (tenutasi a Fiera Milano a metà ottobre 2023) in cui i 14 padiglioni sono stati per tutta la durata frequentati da una folla di operatori provenienti da tutto il mondo (ascoltando le lingue parlate a volte l’italiano era minoritario), la memoria ha ripercorso in breve la storia delle ‘Fiere dedicate all’ospitalità’ iniziata nel 1949 negli storici ambienti del Grand Hotel di Rimini con il Salone Internazionale della Produzione e della Tecnica Alberghiero-Turistica. Gli anni cinquanta e sessanta sono stati di grandi mutamenti sociali e culturali in Europa e in Italia: turismo di massa, nuovi orari di lavoro, nuovo benessere… hanno contribuito all’esplosione del ‘fuoricasa’ e parallelamente allo sviluppo di una produzione industriale capace di soddisfare bisogni e desideri di hotel, ristoranti. pizzerie, bar, gelaterie… Si affiancano al salone di Rimini Tecnhotel a Genova e a Milano le radici storiche Host: Expoct divenuto nei primi anni ’90 Expotur–Hotelproject e all’inizio del nuovo secolo, con una più chiara definizione del proprio obiettivo, Host, oltre alle numerose altre iniziative nate in città-riferimento di macroaree turistiche. Dinamiche similari avvengono anche nei principali Paesi Europei.
Host un hub globale
Host – grazie alle capacità organizzative di Fieramilano e a un’industria nazionale all’avanguardia per qualità e tecnologie in tutti i settori dell’Ho.re.ca. – è divenuto il più importante riferimento internazionale di questo comparto i cui sviluppo e importanza sono crescenti a livello mondiale. Il fatto che Host sia universalmente giudicato imperdibile per programmare la propria attività secondo i trend evolutivi della domanda è testimoniato dagli oltre 70.000 professionisti provenienti da 166 Paesi: non solo da quelli leader per l’ospitalità quali Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Svizzera presenti con percentuali spesso a due cifre (Paesi tutti che ospitano noti Saloni specialistici, circostanza che testimonia e conferma la superiore qualità della manifestazione milanese), ma anche da Canada, Stati Uniti, America del Sud, Paesi Arabi o Paesi piccoli e lontani come le isole Fiji (oltre 16.500 km da Milano), eSwatini (piccolo regno al centro dell’Africa Australe) e Tanzania.
Un Salone non diviene un hub globale, se non ha un retroterra industriale di straordinaria qualità come è quello italiano caratterizzato da una grande capacità sia di interpretare caratteristiche ed esigenze dei vari mercati sia di saper ascoltare i bisogni dei singoli clienti trovando – se possibile – anche soluzioni specifiche, quasi su misura. Senza dimenticare una ricerca capace di dare risposte alle problematiche emergenti con il mutare della società e la capacità tipicamente italiana di impreziosire ogni prodotto con un design semplice e raffinato. È un comparto industriale che tiene alto nel mondo il nome dell’Italia e vi attira investimenti: pertanto dovrebbe essere supportato da un progetto nazionale di politica industriale che faciliti ricerca, analisi dei vari mercati e tutte quelle attività che permettono di anticipare la concorrenza mondiale. Purtroppo da molti anni un tale progetto manca (salvo vuote enunciazioni e slogan) e le aziende sono abbandonate all’iniziativa individuale in un contesto sempre più difficile e oneroso: fino a quando riusciranno a resistere?
Indispensabili saloni come Host
Host 2023 – oltre 2100 espositori di cui il 40% proveniente da 50 Paesi esteri – non solo ha mostrato un panorama esaustivo della straordinaria evoluzione che con ritmi sempre più accelerati caratterizza le tecnologie per ristorazione, bar, gelaterie… ma ha evidenziato che – anche nell’era del web – è indispensabile in quanto fornisce confronti immediati e presenta le innovazioni in modo da dimostrare dal vivo la capacità di soddisfare le esigenze dell’utente. Fondamentale è affiancare all’aspetto commerciale un articolato programma (a Host circa 800 eventi) di convegni, tavole rotonde, aree esemplificative, premi e concorsi.
Tra le molte novità presentate a Host macchine per gelato in grado di operare con un risparmio energetico anche del 30%, un’induzione innovativa con un’efficienza al 95% (quindi con un notevole risparmio di energia elettrica), cucine professionali senza ventole o canne fumarie (con sensibili riduzioni di costi), materiali alternativi alla plastica usa e getta e molte anticipazioni di processi quali digitalizzazione, sistemi connessi e gestibili anche da remoto, automazione di processi di routine per liberare risorse umane e pratiche di sostenibilità per ridurre l’impatto ambientale in un’ottica che alcuni hanno definito “Economia dell’attenzione”.
Host Innovation Award realizzato in collaborazione con POLI.design e con il patrocinio dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) ha premiato 26 prodotti – poi esposti nell’ Area Smart Label – dei 157 partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Importanza dei concorsi
Tra i molti concorsi (tutti di notevole successo) alcuni hanno portato sul podio vincitori che hanno rivelato realtà per molti sorprendenti, come avvenuto per World Trophy Pastry Gelato and Chocolate vinto dalla Francia seguita da Cina e Giappone e World Trophy of Professional Tiramisù in cui la Cina ha preceduto Italia e Francia mentre il Campionato Mondiale del Panettone (al suo esordio) è stato vinto dall’Italia (in tutte le tre categorie Classico, Cioccolato e Salato innovativo) seguita da Giappone e Argentina. In tutti i Concorsi è stata rilevante la partecipazione di Cina, Giappone e Sud e Centro America, a conferma del grande valore internazionale del Salone milanese. Per la cronaca l’Italia ha trionfato nella Pizza: visto il trend c’è da chiedersi “fino a quando?”
Alcuni trend
Di grande interesse i risultati di una ricerca di TradeLab sulle intenzioni di spesa degli Italiani superato il pericolo pandemico: il 51% pensa di spendere nel “fuoricasa” e in un’ottica più ampia il 66% circa preferisce investire in esperienze che, pur essendo rassicuranti, stimolino curiosità e aspettative diverse dall’unica tematica enogastronomica. Altri indici significativi: privilegiare la qualità (56%) rispetto al prezzo (26%) superato anche dall’importanza attribuita alle relazioni con il personale (34%) e quasi eguagliato dal servizio (24%). Interessante anche la disponibilità a spostarsi per un’esperienza di qualità: solo il 13% ritiene importante la localizzazione e il 6% l’abitudine.
Per i professionisti dell’ospitalità, architetti e catene alberghiere (anche luxury) è stata imperdibile la macroarea Arredo – Tecnologia – Tavola che nei padiglioni 9 e 11 ha ospitato una straordinaria panoramica di progettazioni, sistemi intelligenti per l’Ho.re.ca., format, concept finalizzati all’ospitalità e novità di arredamento (anche per l’outdoor) di design e stile eccellenti. Dimostrazione che per soddisfare una clientela sempre più esigente occorre saper percepire e interpretare i nuovi trend e dare vita a spazi funzionali, di qualità e attenti alla sostenibilità. In tale ottica i Design Tolks (realizzati con la collaborazione di POLI. Design), ciclo di seminari rivolti ad architetti ed esperti dell’ospitalità, hanno completato l’offerta culturale di quest’interessantissima area, unica nel panorama fieristico.
In un futuribile sempre meno futuro, anche il mondo della ricettività dovrà rapportarsi con l’intelligenza artificiale di cui una prima avvisaglia con il simpaticissimo Bob si è incontrata nei corridoi. Si tratta di un robot cameriere che per ora si limita a portare i piatti senza mai sbatterli con malagrazia davanti al cliente, ma già si sta attrezzando a prendere le comande. Inoltre secondo i produttori presenta molti vantaggi, non solo economici.
L’edizione 2023 ha ulteriormente potenziato l’immagine di altissima professionalità di Host e i 180.000 visitatori professionali e la rilevante presenza sui canali social (1.400.000 visualizzazioni internazionali sul solo Istagram durante i giorni di manifestazione) lo confermano il miglior hub mondiale per far conoscere in anteprima nuove macchine, prodotti e trend.
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