Nuovo Dpcm approvato: queste le restrizioni anti Covid dal 16 gennaio

Nuovo Dpcm approvato: queste le restrizioni anti Covid dal 16 gennaio

Vietati gli spostamenti fra regioni, visite agli amici in massimo 2 persone, al via la zona bianca: approvato il nuovo Decreto Legge con le misure anti-Covid valide dal 16 gennaio al 5 marzo. Da domenica 17 gennaio vi sarà il passaggio di 9 Regioni in zona arancione e di altre 3 in zona rossa.

Per bar e attività che vendono bevande e alcolici scatta il divieto di asporto alle 18. Musei aperti nelle zone gialle. Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio = stagione finita!

Il Consiglio dei Ministri ha definito il nuovo DPCM che entra in vigore il 16 gennaio 2021, alla scadenza del precedente ‘decreto ponte’. A queste misure se ne aggiungeranno altre in arrivo nel Dpcm che verrà comunicato entro il 15 gennaio, alla scadenza degli attuali provvedimenti. Vi riportiamo qui le nuove modifiche.

Nuovo DL Covid: cosa cambia dal 16 gennaio (testo in pdf allegato)

Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del premier Conte e del Ministro della salute Speranza, introduce ulteriori disposizioni urgenti per il contenimento dell’epidemia di Covid-19 e si esprime in materia di spostamenti. Il testo, allegato in pdf, conferma la stretta già annunciata dal ministro della Salute durante il suo intervento alla Camera. La situazione epidemiologica in Italia è in peggioramento, e serve un giro di vite: niente spostamenti tra una Regione e l’altra, anche se in zona gialla, almeno fino al 15 febbraio; limite a quante persone possono spostarsi per recarsi in case altrui; permane il coprifuoco dalle 22 alle 5. Confermata la proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile 2021 ma è probabile l’allungamento a luglio voluto dai virolgi.

Spostamenti fuori Regione vietati fino al 15 febbraio

Dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021 è vietato spostarsi fuori regione, tranne che per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. È sempre consentito lo spostamento in un’altra regione per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Anche tra regioni della zona gialla gli spostamenti interregionali sono vietati se non per i motivi che conosciamo: salute, lavoro e casi di necessità ed urgenza, da dichiarare nell’autocertificazione. Chi ha un genitore anziano, ma in buona salute, in una regione diversa dalla propria, non potrà andare a trovarlo fino a metà febbraio.

Coprifuoco 22-5 e visite a casa in massimo 2 persone

Dal 16 gennaio fino al 5 marzo 2021, inoltre, è confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5. Non ci si potrà spostare per andare a trovare amici e familiari in più di 2 persone (esclusi dal conteggio under 14, persone disabili e non autosufficienti che vivono con loro). Da notare bene: lo spostamento può avvenire solo all’interno dello stesso Comune se si vive in zona rossa o arancione, e solo all’interno della stessa Regione se si trova in zona gialla.

Le 9 Regioni in zona arancione, le 3 in zona rossa dal 17 gennaio

A partire da domenica 17 gennaio 9 Regioni potrebbero finire in zona arancione e 3 Regioni in zona rossa, secondo l’ipotesi ora più accreditata, stando all’ultimo monitoraggio Iss e considerando la nuova stretta sulla classificazione delle Regioni allo studio del Governo con il Dpcm in arrivo.

Fino al 15 gennaio sono 5 le Regioni inserite in fascia arancione: Lombardia, Calabria, Sicilia, Veneto ed Emilia Romagna. Dal weekend, con l’entrata in vigore dei nuovi DL e Dpcm dal 16 gennaio e l’ordinanza del ministero della Salute, mezza Italia si colorerà di arancione. Venerdì 15 gennaio è atteso il report sui contagi elaborato dall’Iss, su cui si stabiliranno le nuove zone gialle, arancioni e rosse tenendo anche conto della revisione dei parametri richiesta dagli esperti. Le Regioni a rischio per cambio colore sono: Prov. Bolzano, Lombardia e Sicilia che vanno in area rossa. Nove regioni passano invece in area arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Alberghi, sci, palestre e piscine

Ovunque resta la possibilità di cenare negli alberghi e nelle strutture ricettive senza limiti di orario, ma bisogna essere “ivi alloggiati”. Infine l’ultimo Dpcm indica nel 15 febbraio la data in cui riapriranno gli impianti da sci, ma solo dopo che le linee guida delle Regioni saranno approvate e accettate dal Cts.

Quali sono le Regioni in zona arancione dal 17 gennaio

Il Ministro Speranza ha presentato in Parlamento le misure in arrivo con il nuovo DPCM del 16 gennaio, ribadendo che l’indice Rt nazionale ha superato l’1, ciò significa che “l’epidemia è ancora in fase espansiva”. Quindi da domenica 17 gennaio molte Regioni cambieranno colore e passare dalla zona gialla alla zona arancione (o, in alcuni casi, rimarranno nella fascia arancione). Altre, invece, passeranno dalla zona arancione alla zona rossa. “C’è un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle singole regioni: 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato, di cui 2 in progressione a rischio alto nelle prossime settimane, e una sola regione è in questo momento a rischio basso”, ha spiegato Speranza nell’informativa alle Camere.

Le 12 Regioni con indice Rt prossimo all’1 o superiore (presentano quindi un rischio alto) che rischiano la zona arancione dal 18 gennaio (secondo l’ultimo report) sono: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. Queste dovrebbero essere le Regioni che da domenica saranno classificate come arancioni.

Scontro fra regioni e Governo per un’ulteriore stretta sui parametri di classificazione che prevedrebbe l’introduzione della zona rossa nei territori dove si registrano più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Non è chiaro se verrà introdotto o meno questo nuovo parametro. Confermata la deroga per chi abita in Comuni fino a 5.000 abitanti: sono consentiti spostamenti dai Comuni con massimo 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Le Regioni in zona rossa dal 17 gennaio

I nuovi parametri di classificazione obbligano la Lombardia a diventare zona rossa (ha indice Rt è pari a 1,24) dal 17 gennaio, insieme alla Calabria (indice Rt ora a 1,15). Secondo le anticipazioni dell’agenzia Ansa, inoltre, anche l’Emilia Romagna (da domenica 17 gennaio) dovrebbe entrare in zona rossa.

Stato di emergenza: perché prorogarlo fino a luglio

Il Comitato Tecnico Scientifico ha valutato l’andamento epidemiologico italiano e ha inviato un parere al Governo nel quale invita a prorogare lo stato di emergenza fino a luglio anziché fino al 30 aprile 2021.

Zona bianca

Con il nuovo DL anti-Covid dal 16 gennaio il Governo istituisce una quarta zona bianca nella quale si collocano le Regioni con caratteristiche di tipo 1, quindi con livello di rischio basso e incidenza dei contagi che deve mantenersi sotto ai 50 casi ogni 100mila abitanti per 3 settimane consecutive.

 

 

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