Per rilanciare il turismo necessarie Finanza innovativa e Sostenibilità
La pandemia ha generato una profonda crisi nel settore del turismo. Ecco alcuni suggerimenti e obiettivi di medio e lungo termine orientati all’innovazione e alla sostenibilità
Mancano all’appello 2,7 miliardi di clienti nel mondo, come dire India e Cina messe insieme per visualizzare la quantità di persone. In Italia nel 2020 i visitatori sono diminuiti del 46% rispetto al 2019, per un totale di 53 milioni di viaggiatori in meno. Ad un anno di distanza, guardando uno scenario dove, dati alla mano, i numeri del settore sono crollati vertiginosamente, la domanda che incombe è solo una: come possono le imprese del turismo ripartire concretamente?
Sostenibilità e finanza innovativa, insieme alla tecnologia sono le leve strategiche per la ripartenza del settore turistico.
E’ quanto emerso nella tavola rotonda “Il Futuro del Turismo inizia… Ieri” mediata dal giornalista Ario Gervasutti, che ha messo a confronto Istituzioni, imprenditori e operatori del settore in un evento digitale progettato da ITS Academy Turismo Veneto di Jesolo. “Partire da un’analisi quantitativa e qualitativa dei numeri del settore è essenziale – spiega Massimiliano Schiavon, Presidente ITS Academy Turismo Veneto e Presidente di Federalberghi Veneto – (nella foto) ci troviamo dinanzi ad una nuova era del turismo, il concetto di vacanza è profondamente mutato e il turista post covid è una persona che ricercherà determinati standard che vanno dalla sicurezza, alla digitalizzazione, dalla sostenibilità, alla prossimità. Il passo che ora è necessario fare è creare le condizioni ottimali per rilanciare l’offerta e, soprattutto, farlo in un’ottica di investimento strategico.” “Dal punto di vista della formazione – continua Schiavon – si apre la necessità di formare nuove figure che rispondano alla domanda delle imprese con un’attenzione particolare ai temi del digitale ma anche della sostenibilità e della finanza”.
Rilanciare il turismo, creando modelli di sviluppo dove la sostenibilità non sia erroneamente accostata al solo tema ambientale ma, come ha spiegato Ada Rosa Balzan, CEO di AR Balzan e responsabile Federturismo di Confindustria, “riconoscere nella sostenibilità un insieme di leve strategiche che vanno dagli aspetti sociali, alla governance, alle scelte finanziarie. I criteri della sostenibilità sono misurabili e quindi anche verificabili e comunicabili”. La sostenibilità essendo misurabile consente di ridurre i costi incrementando la brand reputation e portando le aziende ad un miglioramento continuo.
Un cambio di paradigma dove i modelli di crescita sono sempre più legati a strumenti di misurazione oggettiva capaci di riconoscere valore economico, finanziario e sociale al bilancio di sostenibilità e migliorare l’asset strategico del merito creditizio. Ispirarsi ai principi ESG (Environmental, Social and Governance) significa poter rendere comunicabili aspetti molto importanti di un’azienda. Sono 26 i macro parametri utilizzati che vanno delle emissioni di CO2, alla qualità e sicurezza dei prodotti, agli aspetti di welfare, etici e di resilienza. “Il bilancio di sostenibilità – continua Balzan – consente di far comprendere meglio agli stakeholders l’attendibilità dei percorsi e, dal punto di vista finanziario, sta diventando una importante leva per aumentare la valutazione del merito creditizio”.
“Per una nuova partenza sono necessari nuovi strumenti di finanziamento – spiega Mauro Rocchesso, Direttore Fidi Impresa & Turismo Veneto – parlare di finanza innovativa, con minibond e crowdfunding è il primo passo di un processo molto più complesso. Le nostre imprese devono entrare nell’ottica che per accedere a strumenti di finanza innovativa richiede un cambio di mentalità e di cultura, ad esempio passare da società di persone a società di capitali”.
I crowdfunding e i minibond rappresentano finanza non bancaria, che si affianca a quella tradizionale, per favorire la crescita dimensionale ed economica delle imprese ottimizzando la struttura finanziaria e i costi del credito. Strumenti innovativi che servono a rafforzare la capacità competitiva, in un momento così delicato, come quello che stiamo attraversando.
“I minibond sono strumenti di finanziamento, mentre il crowdfunding è uno strumento per l’aumento o la raccolta di capitale – continua Rocchesso – e possono rappresentare degli strumenti differenti dalla finanza tradizionale del mercato bancario, che aiutano le imprese a fare un’evoluzione, anche nel modo di presentarsi al mercato finanziario, rendendole attrattive anche ad un mercato di investitori nazionali o europei favorendo lo sviluppo e la crescita delle imprese stesse.” Per loro natura, i mini-bond sono obbligazioni o titoli di debito a breve o medio-lungo termine emessi da società italiane non quotate, tipicamente PMI, che permettono alle imprese soprattutto in questo momento di difficoltà, di dotarsi di un secondo pozzo al quale attingere l’acqua, ovvero un secondo canale di liquidità, parallelo e integrativo a quello bancario tradizionale
Strumenti finanziari, alternativi al canale bancario, in grado di offrire alle aziende del comparto la liquidità necessaria per gestire in tempi brevi la crisi innescata dagli effetti economici del Covid-19. L’impresa deve però strutturarsi in una Spa o una Srl, condizione imprescindibile per il salto di qualità. Occorre quindi una mentalità nuova tale da produrre una vera e propria svolta culturale, divenuta ormai necessaria per cogliere i cambiamenti in corso e proiettarsi con successo nel futuro.
Esistono già progetti Pluribond, come quello già sperimentato dalle imprese alberghiere coinvolte nel progetto “Pluribond Turismo Veneto-Spiagge” e “Winter Olympic Pluribond Milano-Cortina 2026”, lanciato dallo stesso team per supportare le aziende coinvolte nei giochi olimpici del 2026. Strumenti disegnati su misura per le aziende del comparto, che avranno come sottostante le emissioni obbligazionarie delle strutture ricettive e della ristorazione in forma di società di capitali e appartenenti alla categoria delle PMI presenti nella Regione. La finanza innovativa e l’alta formazione, che in questo caso vuol dire ITS, sono alla base del rilancio del turismo anche per Elena Donazzan, Assessore regionale all’istruzione e alla formazione, lavoro e pari opportunità.
“Scardinare il tabù della finanza per un rilancio del turismo che possa avere solide basi – sottolinea l’Assessore Elena Donazzan che aggiunge “non possiamo vivere dei grandi fasti del passato cullandoci nella nomea di aver rappresentato la più grande industria del Veneto attendendo che tutto questo ritorni. Il mondo è cambiato, gli scenari sono mutati, se da un lato i giovani e la loro formazione sono un tassello essenziale per il settore turistico, ora più che mai è altrettanto fondamentale fornire a tutto il tessuto imprenditoriale l’opportunità di contare su strumenti formativi adatti e immediatamente spendibili. Gli ITS Academy – continua Donazzan – devono rappresentare un luogo di formazione continua per tutti, i giovani in primis, ma anche per gli imprenditori che devono essere aggiornati sulle nuove tendenze e sulle soluzioni tecnologicamente più avanzate”.
E in effetti da sempre l’impegno dell’ITS Academy Turismo di Jesolo è quello di fornire nuovi e continui stimoli alle imprese del settore per guardare oltre. In questo momento “unico” non basta parlare di ripartenza ma è necessario porre obiettivi di lungo termine orientati all’innovazione e alla sostenibilità. Un modello formativo che la Regione Veneto e i numerosi partner della Fondazione sostengono fortemente a beneficio del tessuto imprenditoriale, con l’obiettivo di allinearlo sempre più agli strumenti del Next Generation Fund, che verranno messi in campo dal Governo centrale e regionale.
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