Per uscire dai confini geo-amministrativi perchè non promuovere il Turismo dei Distretti?
Uscire dalla logica geografico-amministrativa delle “località”, in quanto tali ignote ai più, per promuovere Distretti omogenei per cultura, tradizione o attività, in modo da concentrare l’attenzione dei potenziali turisti e smuovere la “fantasia” e l'”Immaginario”.
Il Territorio compreso nel triangolo Mantova, Ferrara e Gradara potrebbe essere il Distretto dei Borgia, Umbria e Marche settentrionali il Distretto dello Spirito, Sicilia e Calabria il Distretto della Magna Grecia, e l’area termale di Abano e Montegrotto, entrata in crisi a causa dei cambiamenti sociali ed economici intervenuti, potrebbe diventare il Distretto della Salute e della Giovinezza (a me piace “Cocoon Land”): quelli che ho descritto sono solo alcuni spunti per promuovere con maggiore efficacia l’offerta turistica territoriale, coniugandola con quella culturale e esperienziale.
Come innovare il termalismo
In particolare la “questione termale” merita due parole in più: Abano e Montegrotto, non diversamente da altre aree come Montecatini Terme, hanno conosciuto splendori e eclissi e attualmente si trovano nella fase di “eclisse”.
Il successo delle “Spa” degli anni 80 e 90 non si è rinnovato, forse anche a causa del rapporto tra costi sostenuti dalla clientela e benefici percepiti, e oggi l’intero comparto, non più sostenuto dall’alleanza con il Sistema Sanitario Nazionale e non più percepito come elemento prioritario del salutismo, un salutismo che oggi sposa la pratica sportiva attiva e non apprezza la “passività” del termalismo, si trova in una crisi pesante.
Ecco allora che un rilancio, necessario e doveroso per sostenere i non pochi esercizi alberghieri in difficoltà, non può che passare dalla revisione strutturale del modello di comunicazione, disancorato dal termalismo in quanto tale, ma agganciato a quell’idea di “energia perenne” che il celeberrimo film Cocoon prospettava.
I distretti dei laghi: il Garda Unico!
E’ anacronistico che una destinazione come il lago di Garda, tra le più note ed apprezzate del nostro Paese quantomeno in Europa, sia schiava di ben 3 amministrazioni regionali e 4 provinciali: Provincia di Trento (Trentino), Verona (Veneto), Brescia e Mantova (Lombardia) e che tale “prodotto turistico” sia proposto con politiche e strategie non unitarie ma diverse da ogni realtà, perdento così la forza di un brand unico che, nonostante tutto, è progressivamente cresciuto negli anni oltre ad avere una stagione molto lunga, da a mesi.
Era nata in Trentino l’APT Garda Unico ma le gelosie tra una riva e l’altra l’hanno resa ancora pressochè inattiva; questo veniva scritto sul web il Trentino il 23 Giugno 2022:
“Le basi per una promozione turistica unitaria del Garda verso i mercati esteri sono state poste oggi a Riva del Garda in un vertice tra l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, l’assessore della Regione Veneto al turismo, Federico Caner e Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, montagna e piccoli comuni della Regione Lombardia, ospiti del Comune di Riva del Garda, presente con il sindaco Cristina Santi che è altresì vicepresidente della Comunità del Garda.
Il progetto è quello di un Garda unico nella promozione turistica sui mercati esteri più lontani, ovvero quelli in cui presentarsi in modo unitario rappresenta un valore aggiunto.
Si è infatti deciso di mettere in comune risorse operative e finanziarie per centrare tale obiettivo. Regione Lombardia e Regione Veneto intendono destinare alla proposta una quota del Fondo dei Comuni confinanti, ovvero quella destinata ai progetti strategici, la Provincia autonoma di Trento metterà invece in campo le competenze nel campo della promozione attraverso la propria società di promozione turistica Trentino Marketing. Le iniziative promozionali, sottolineano i tre assessori Failoni, Caner e Sertori saranno condivise con gli altri soggetti che sul Garda si occupano di promozione turistica (in primis i Consorzi Lago di Garda di Lombardia e Veneto)”.
Un cambio di prospettiva che non modifica i termini strutturali, anche se in materia di arredi alberghieri e di modalità dell’accoglienza ci sarebbe davvero molto da fare.
Oggi il Turismo si comunica prima di farlo, e comunicare correttamente al proprio target di riferimento significa vincere la partita.
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