Planetaria Hotels, il Gruppo italiano che pone l’ospite al centro della propria filosofia
Nell’indaffarato cuore di Milano, Château Monfort – oggi hotel 5 stelle della Planetaria Hotels – con la sua architettura liberty e i decori dell’architetto Paolo Mezzanotte, fa sognare di trovarsi nella romantica e fascinosa atmosfera dei mitici anni della Belle Époque. Ed è stata la realizzazione di un sogno a lungo coltivato e inseguito caparbiamente che l’architetto Sofia Gioia Vedani – sotto la splendida cupola di cristallo della lounge e sulle dolci note di un quartetto che, per costumi e maschere, riportava al Settecento veneziano – ha raccontato agli invitati: l’acquisizione di un hotel a Venezia rispettando lo stile e la filosofia che già legano, pur nelle singole diversità, gli hotel di Milano, Firenze, Genova, Roma e Trezzo d’Adda.
È il Ca’ Pisani Deco Design Hotel – ospitato in un edificio del tardo Trecento nei pressi delle Gallerie dell’Accademia (sestiere Dorsoduro) – la realizzazione del sogno, un hotel che fin da ora interpreta molti dei raffinati principi dell’offerta del Gruppo fondata sulla simbiosi tra arte, design e confort nel rispetto dell’anima del territorio. È stato infatti il primo albergo veneziano riconosciuto come Design Hotel per gli arredi espressione degli anni Trenta e Quaranta del ‘900 armoniosamente inseriti in ambienti riletti in chiave art déco con influssi di quell’affascinante espressione culturale profondamente italiana che fu il futurismo.
29 stanze (di cui 4 suite) offrono agli ospiti con la raffinata armonia dei colori e delle forme degli arredi la possibilità di vivere un’esperienza di charme decisamente lontana dall’appiattimento di una larga fascia dell’hotellerie contemporanea convinta che trovare la stessa tipologia di camera con la stessa immagine nelle varie parti del mondo sia rassicurante per i viaggiatori… con buona pace del territorio, delle sue tradizioni, peculiarità e cultura anche enogastronomica. Che senso avrebbe infatti trovare la “cima” genovese in un ristorante veneziano? Anche sotto quest’aspetto il Ca’ Pisani mantiene la sua originalità: nel Restaurant Bar La Rivista aleggia lo stesso fascino futurista degli interni dell’hotel e la cucina è basata su piatti della tradizione veneziana come per esempio i tipici e gustosi “cicheti” (stuzzichini che si possono consumare nei tradizionali bàcari) che è un delitto non degustare durante un soggiorno nella Serenissima.
La presentazione della dodicesima espressione di Planetaria Hotels è stata anche l’occasione per approfondirne la conoscenza attraverso le appassionate e coinvolgenti parole dell’architetta Vedani, (Amministratore Delegato della società oltre a esserne l’anima artistica) coadiuvata dal Direttore Generale Damiano De Crescenzo e dal direttore Filippo Lunardi cui è affidato l’intrigante compito di applicare la filosofia del Gruppo rendendo il “nuovo” Ca’ Pisani ancora più accogliente grazie a un rapporto con l’ospite non formale ma caloroso e attento, soprattutto nei dettagli, alle sue esigenze. Finalità primaria e filo conduttore delle scelte di Planetaria Hotels è, infatti, creare un’atmosfera intima per far sentire l’ospite a casa propria, quindi anche da parte del personale nessun atteggiamento distaccato o di asettica gentilezza da robot ben educato e soprattutto nessun snobismo, troppe volte tipico degli hotel di fascia alta. Altro principio base è rendere il più possibile ampi e confortevoli gli spazi comuni in modo che i clienti possano leggere, scrivere, socializzare o semplicemente osservare e non siano costretti a rinchiudersi in camera.
Planetaria Hotels (il cui claim breve ed efficace è “be as you are”) nasce negli anni novanta del ‘900 dalla decisione del Gruppo Vedani – che da oltre cento anni opera nel settore dei metalli – di diversificare la propria attività. Antica famiglia imprenditoriale milanese i Vedani hanno l’intuizione di trasformare un immobile vicino alla stazione centrale di Milano in un residence di alto target: La Residenza delle città. Un’esperienza positiva e la scoperta di un mondo entusiasmante in cui c’era spazio per realizzare modelli di ospitalità diversi, innovativi e alternativi alla standardizzazione dovuta alle economie di scala e a una globalizzazione anche mentale. Da qui la decisione di operare nel mondo dell’ospitalità però con un’idea, anzi una filosofia originale: fare “ospitalità in luoghi con un’anima e profondamente ancorati al loro territorio” (come ha affermato l’architetta Vedani) che sul piano operativo si traduce nel non imporre ai singoli hotel standard di catena, ma fornire solo indirizzi che aiutino a interpretare e valorizzare spirito e identità dei luoghi.
E non poteva essere che a Milano – centro tradizionale delle loro attività – l’esordio del nuovo ramo operativo con l’acquisizione dell’Hotel Enterprise in un edificio che a inizio novecento era un opificio, una grande tipografia (in cui tra l’altro era stampata la popolarissima Settimana enigmistica) divenuto nel 2002 il primo “design hotel” di Milano e che oggi offre tra l’altro le Terme di Kyoto, affascinante centro benessere con vista sui tetti della città.
Gli attuali 12 hotel (tutti tra 4 e 5 stelle) sono ospitati in edifici con una propria storia e un proprio vissuto – che si dipana nei decenni se non nei secoli (come per il recente Ca’ Pisani) – cercati con cura (per esempio i palazzi liberty del Grand Hotel Savoia e dell’Hotel Continental a Genova o l’ottocentesca dimora di campagna di famiglie della nobiltà fiorentina, anche cenacolo dei Macchiaioli, divenuta il Resort Urbano Ville sull’Arno) poiché nella mission di Planetaria Hotels vi è ridare splendore a insegne storiche e a palazzi di grande interesse architettonico grazie a manutenzioni accurate e restauri conservativi. Come si vedono la mano e il pensiero di un’Architetta!
Ogni testo è redatto da l’Albergo, proprietario dei diritti di proprietà intellettuale.
Qualunque riproduzione, anche parziale è vietata, così come l’utilizzo del logo senza preventiva autorizzazione scritta è perseguito a termini di legge.