POS: Confesercenti, bene misure mirate, ma occorre valutare i criteri
Al tavolo partecipino governo, banche e tutte le parti interessate
L’emendamento bipartisan approvato in Commissione Bilancio alla Camera è un punto di svolta nella infinita querelle legata al POS. Accogliamo in maniera positiva la decisione di istituire un tavolo tra banche e associazioni di imprese per tagliare i costi di utilizzo del POS. Anche se occorre quanto prima valutarne i criteri.
Così Confesercenti
Come abbiamo sottolineato più volte, il problema non sono le sanzioni (che restano), ma le commissioni, soprattutto per specifiche categorie di imprese, dai gestori carburanti a edicole e tabaccherie, che vendono prodotti e servizi con piccoli margini fissi. Le prime due proposte di Confesercenti per il tavolo di lavoro vanno proprio in questa direzione. Innanzitutto, un taglio mirato e selettivo dei costi di utilizzo del POS per le imprese, con particolare riferimento a quelle attività, indipendentemente dal fatturato e dall’importo della transazione, che subiscono maggiormente l’incidenza delle commissioni. E al tavolo con banche e imprese partecipi anche il Governo, in qualità di garante e promotore dell’accordo.
La priorità deve rimanere quella di abbattere il costo della moneta elettronica, rendendo i pagamenti con carte e bancomat più convenienti per tutti. Ci auguriamo che il tavolo tra governo, associazioni di categoria e banche vada in questa direzione e possa trovare una soluzione quanto prima.
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