Turismo in crescita, gli albergatori affrontano le sfide del futuro

Turismo in crescita, gli albergatori affrontano le sfide del futuro

Convegno Aica-Confindustria Alberghi sul futuro dell’ospitalità e sulle sfide della crescita sempre più rapida del numero di viaggiatori nel mondo. L’intervento del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè

Il turismo continua a crescere in maniera esponenziale. Nel 2040 il numero dei viaggiatori sfiorerà quota 2,5 miliardi. Una quantità di persone impressionante che già oggi, con il fenomeno dell’”overtourism”, comincia a creare problemi di sostenibilità sociale, oltre che ambientale. Dinanzi a questa crescita impetuosa, gli operatori si pongono delle domande e cercano delle soluzioni: da una parte per cogliere al meglio le opportunità che questo incremento offre a chi opera nel settore. Dall’altra, bisogna capire come fronteggiare questa invasione di turisti nelle città e nelle località più ricercate per tentare di contenerne l’impatto negativo.

Questi sono stati i temi al centro del grande convegno dal titolo “Crescere con il Turismo internazionale: i nuovi modelli dell’ospitalità alberghiera in Italia”, organizzato da Aica-Confindustria Alberghi a Palazzo Wedekind, nel cuore della Capitale, a due passi da Palazzo Chigi. Un confronto fra addetti ai lavori, analisti e operatori, che fa parte di una serie di incontri organizzati da Aica in vista del G7 sul turismo, che si terrà in autunno a Firenze, sotto la presidenza italiana.

“La nostra è una industria dinamica che ha saputo resistere e rinnovarsi, con un ruolo sempre più trainante per l’economia del Paese”, ha esordito la Presidente di Aica, Maria Carmela Colaiacovo, nel suo intervento di apertura del convegno.  “Come Associazione – ha continuato la Colaiacovo – il nostro compito è quello di accompagnare la crescita e il cambiamento a supporto degli operatori e delle politiche del settore. È un lavoro importante che dobbiamo fare insieme e che passa anche da momenti di confronto come quello di oggi, con imprese ed Istituzioni”.

Ad aprire i lavori Fabio Galetto di Google Italia, che ha illustrato una ricerca realizzata con Deloitte, con cui attraverso le principali piattaforme digitali, sono stati analizzati i nuovi comportamenti dei turisti. Una fotografia al 2040 che esamina flussi ed evoluzioni dei viaggiatori globali, caratterizzati da una componente tecnologica fortemente condizionata dall’intelligenza artificiale. Una sfida ma anche un’opportunità per il patrimonio ricettivo italiano che con oltre 32.000 esercizi alberghieri e oltre un milione di camere è il più grande in Europa, con il 17,5 per cento dell’offerta europea. Un’industria fortemente impattata dai cambiamenti della domanda e in costante evoluzione.

La mattinata è proseguita con due tavole rotonde sul tema “Un settore che cambia, come cambia l’hospitality”, dove gli operatori presenti hanno raccontato le strategie messe in atto per adeguare l’offerta e come viene declinato il concetto di “esperenzialità” che il viaggiatore internazionale ricerca nei suoi viaggi, in particolare quando viene nel nostro Paese.

I lavori sono stati chiusi dal Ministro del turismo, Daniela Santanchè, che ha assicurato agli imprenditori che “tra le priorità del Ministero c’è l’attenzione alla formazione per aumentare la professionalità dei lavoratori e l’occupabilità degli studenti”. Un tema, quello della forza lavoro, sul quale c’è grande attenzione da parte degli albergatori che hanno lamentato la grande difficoltà di trovare sul mercato lavoratori qualificati. La Santanchè ha anche sottolineato l’importanza dello “sviluppo delle destinazioni interne meno conosciute e frequentate, nell’ottica della sostenibilità, in primis i borghi e poi i cammini”.

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